Stando a quanto detto da radio 102.5, nel corso di questo anno Starbucks, la catena americana che detiene 5600 coffee bar in tutto il mondo, arriverà anche in Italia.
Sono in molti a non disdegnare l’idea di poter bere un frappuccino o poter camminare con un bicchierone in mano anche nel nostro paese.
Perché oggi Starbucks è un marchio da annoverare nell’elite dei marchi-mito? La risposta sta nel fatto che l’approccio di marketing di Starbucks va oltre la componente tangibile del prodotto ma è riuscito a far evocare al caffè nuovi valori simbolici, che vanno al di là dei prodotti venduti e che fa di un’insegna una leggenda metropolitana.
Ma come mai Starbuck, il tempio del caffè americano, aperto a Seattle nel 1971 da Howard Schultz dopo un viaggio in Italia, in tutti questi anni non sia già approdato da noi?
Secondo un articolo pubblicato sul Corriere della Sera intitolato E’ il libero mercato a fare il caffè vincente i motivi che non hanno permesso ciò sono molteplici, il prezzo del caffè è davvero esagerato: 2.50, solo per un caffè! E’ decisamente premium price, coerente con un’immagine di alta qualità dei propri prodotti. Ma alla gente di Manhattan, Londra, Tokyo non interessa il costo ma ciò che conta è che il coffè shop sia quello più vicino a loro, per esempio, quando scendono dalla metropolitana. Secondo l’economista che ha scritto l’articolo, il business di Starbucks è il luogo nel quale il negozio è situato e in Italia non potrebbe aver successo dato che ci sono decine di bar in ogni angolo che vedono il caffè ad un prezzo decisamente inferiore.
Dunque è molto improbabile che Starbucks possa riscuotere il successo che ha in America. Ma il desiderio di Mr Schultz è proprio quello di riuscire a vendere il caffè agli italiani. Chissà se ciò accadrà mai ?
Anna Maria Pomponi per marketingarena
Anna Maria Pomponi: 05/07/1983
Laureata in Comunicazione Istituzionale e Relazioni Pubbliche, all’Università degli Studi di Perugina e attualmente iscritta al corso di Laurea Specialistica in Comunicazione d’Impresa, presso la medesima università.
Amo l’arte dei maestri del rinascimento italiano, il cinema, i viaggi ed ho un particolare interesse per l’ambito internazionale.
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