Provo a condividere alcuni appunti che ho raccolto durante una recente esperienza. Sono stato coinvolto in un progetto per la realizzazione di un sito web per una microimpresa, ci troviamo infatti spesso a parlare di PMI pensando in realtà ad aziende con meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di euro di fatturato, cioè microimprese.
Il territorio delle microimprese è, per il web marketing, particolarmente interessante visto che si rivela ad oggi quasi totalmente inesplorato ma le poche eccellenze hanno dimostrato che le possibilità sono enormi e questo ambiente è davvero una grande fonte di opportunità, tanto per le imprese stesse quanto per i consulenti che intendono provare a muoverne le dinamiche.
Ho provato a riassumere nello schema nell’immagine le esigenze, ridotte all’osso, di un progetto web di base che possa degnamente rappresentare un’azienda e soprattutto soddisfare le richieste della clientela. Quasi tutte le microimprese ad oggi richiedono di poter:
-
inserire i propri prodotti
aggiornare autonomamente il sito
essere ben presenti sui motori di ricerca
localizzare la propria presenza
spesso insidiare un concorrente o dirimpettaio quasi il sito fosse un arco ed ogni pagina una freccia
altre richieste destrutturate (dalla presenza su facebook alla galleria di immagini in slideshow etc..)
abbiamo più volte sottolineato come la più grande difficoltà sia quella di ricondurre a strategia ordinata e sensata questo insieme di input, sempre più complessi da amalgamare perché il consulente ed i fornitori di tecnologia sono pesantemente vincolati da budget inadeguati e necessità tecniche e di ottimizzazione non sempre spiegabili al cliente (ogni tanto torna la voglia di suoni e stelline, molto più spesso di quanto si creda..).
Quale soluzione? Tecnicamente l’adozione di soluzioni modulari con alcune parti già sviluppate (es. siti web wordpress based) può aiutare ma il passaggio al cliente di alcune competenze come l’inserimento dei contenuti rischia di portare danni al progetto finale ed emergenti costi di formazione / assistenza (non palesabili nelle prime fasi di collaudo) ben maggiori rispetto al risparmio in termini di ore di data entry. Tutti questi fattori rischiano di generare un problema di antieconomicità nel segmento microimprese per chi intende lavorare secondo certi standard, un pò di cultura da parte delle associazioni di categoria e la voglia di investire risorse anche umane nei progetti di innovazione potrebbero aiutare a spuntarla..