È terminata da pochi giorni la 7° edizione dell’AdWorld Experience, l’evento dedicato all’online advertising che si tiene ogni anno a Bologna.
Anche quest’anno è stata un’ottima occasione di confronto tra i protagonisti italiani e stranieri del marketing digitale e con centinaia di ospiti tra aziende ed esperti del settore.
Ho seguito principalmente la sala dedicata al mercato italiano. Cosa mi porto a casa?
Sperimentare è fondamentale, sempre
Nel meraviglioso mondo del digital marketing non si può smettere mai di mettere in discussione le tecniche e le strategie per la gestione delle campagne, con l’obiettivo di ottenere risultati sempre maggiori. Si possono fare piccoli esperimenti già nei principali canali di advertising, qualche esempio:
- test tra copy e immagini diverse negli annunci;
- form più o meno articolati per la generazione delle lead da Facebook o Linkedin;
- AdWords, con la scheda dedicata “Bozze e Esperimenti”
Anche affidarsi a strumenti esterni può essere a volte una scelta vincente e con costi limitati, tra i più utilizzati ci sono sicuramente Optimizely o VWO, dedicati agli A/B test.
Nel mio mondo ideale ogni progetto di digital marketing dovrebbe avere un suo budget, ma anche un suo tempo, dedicati alla sperimentazione. E poi, diciamocelo: è interessante, potrebbero aprirsi nuove prospettive di guadagno e in più è anche divertente!
Saldi, promozioni e offerte speciali fanno impazzire il mondo
Siamo ad aprile, ma chiunque si occupi di progetti e-commerce sta già pensando ai prossimi saldi, al periodo natalizio, e ancor di più al Black Friday, che dallo scorso anno anche in Italia ha avuto un impatto stratosferico sulle vendite online.
Per il 2018, nei pochi giorni che vanno dal Black Friday al Cyber Monday, sono attesi acquisti online per un valore vicino a 800 milioni di euro*, il triplo rispetto ad un periodo “normale”.
E sono dati davvero facili da credere, basta vedere il trend delle ricerche “Back Friday” su Google Italia, negli ultimi cinque anni:
Per il Black Friday il consiglio è sicuramente quello di pianificare per tempo le promozioni, arrivando con un piano di marketing online ben saldo, che sfrutta la massima sinergia tra tutti i canali coinvolti e che abbraccia un arco di tempo di almeno una settimana…come sappiamo, ormai si parla di Black Friday “week”.
L’analisi dei dati va oltre i risultati di una singola campagna
Ogni buona ottimizzazione degna di successo, nasce da un’approfondita analisi dei dati.
E l’analisi non deve riguardare la singola campagna AdWords o facebook, ma considerare l’intera strategia di marketing online e l’intero percorso di conversione degli utenti.
Per esempio: siamo certi che se una campagna Adwords ha poche conversioni, non abbia comunque contribuito a generare degli altri contatti o vendite?
Questo è l’esempio di un e-commerce, dove la maggior parte degli utenti compie diversi step prima di effettuare un acquisto online. Il percorso di conversione inizia per circa il 40% delle volte dalla ricerca a pagamento (AdWords), e si conclude poi su un altro canale, molto spesso da diretto.
Considerando le conversioni “last click” AdWords, sicuramente non sempre i risultati appaiono eccellenti, ma da un’analisi più dettagliata che include tutte le fonti di traffico, le campagne sono uno strumento efficace e prezioso, per potenziare i risultati di vendita complessivi.
AdWords si…ma non solo
Nonostante il nome dell’evento, anche i social network sono stati protagonisti.
Io stessa ho discusso di una case history in merito a una campagna nel settore B2B confrontando le campagne di lead generation, su Facebook e Linkedin. Stesso cliente, stesso target, stesso obiettivo, stessi investimenti.
Di seguito i principali risultati:
- Qualità dei contatti generati
Linkedin è sicuramente un canale a “colpo sicuro” nel B2B, dove solamente una minima parte di contatti, fa parte di utenti non pienamente in target per il servizio proposto. Ecco alcuni dati della qualità delle lead generate a confronto:
Facebook ha una reach molto più ampia, anche nel settore B2B. Ha portato un volume molto più alto di contatti, anche considerando esclusivamente quelli in target.
- Costo per lead, considerando solamente quelle in target:
Rispetto a Facebook, Linkedin ha avuto un costo per contatto generato più alto, del 107%. Questo è sicuramente dovuto anche ai CPC medi molto diversi tra i due canali.
Facebook ha ottenuto un CPC medio intorno a 0,50€, mentre Linkedin sui 2,10€.
- Ma quindi, quale canale conviene?
Direi entrambi, le campagne sono andate molto bene, con dei costi per lead assolutamente in linea con quelli delle campagne sui motori di ricerca. Ad ogni canale però i suoi meriti.
A Facebook il premio per:
– Maggior numero di utenti raggiunti
– Maggiori volumi di contatti
– CPC medi contenuti
– Costo per Lead nettamente inferiore
A LinkedIn il premio per:
– Qualità dei contatti
– Velocità della gestione dei contatti
Campagne perfette, ma anche il sito è protagonista
Da non dimenticare il ruolo da protagonista del sito o della landing page.
Per quanto possiamo lavorare al meglio sulle campagne, per qualificare perfettamente il traffico, è al sito che spetta l’ultimo compito, il più importante: vendere, raccogliere contatti, veicolare informazioni, insomma monetizzare i nostri investimenti.
Oltre al tema della CRO, per l’ottimizzazione continuativa delle pagine chiave, anche quello del neuromarketing sta prendendo sempre più piede, per la capacità di misurare in modo rapido e oggettivo ciò che davvero sente l’utente quando lo mettiamo alla prova davanti ai nostri contenuti, e le emozioni non mentono 😉
Insomma, una giornata ricca di spunti e temi interessanti da portarsi a casa, per proseguire con maggiore entusiasmo e consapevolezza nel nostro lavoro!