In queste settimane il Corriere della Sera propone una nuova edizione delle “Guide d’Italia”, 24 volumi rilegati con cofanetto. Premesso che sono un’amante dei libri e che li colleziono a centinaia…ma riflettendo su come si è evoluto il modo di viaggiare negli ultimi anni, mi sono chiesta: davvero il turista oggi ha bisogno di pesanti guide cartacee da portarsi dietro? Con tutte le informazioni “liquide” dal web e dai social media in continuo aggiornamento…forse le esigenze sono cambiate?
“2012 is going to be The Year of SoLoMo (Social, local, and mobile). In travel marketing, there is a major convergence of channels, and social, local, and mobile will work as part of an integrated initiative” afferma Margaret Mastrogiacomo, Manager New Media & Creative Strategy di HeBS.
Concordo. E non sono la sola.
Con spirito di iniziativa, dinamismo e quella voglia di innovazione che li caratterizza da sempre, il team di Minube, piattaforma che ospita una ricca community di viaggiatori, ha appena lanciato le Guide Sociali, vere e proprie guide per iPhone, iPad e Android create grazie alla collaborazione degli oltre 400.000 viaggiatori che ogni giorno condividono sul “sito dei viaggi sociali” le loro migliori esperienze di viaggio.
Un’operazione di crowdsourcing che mette insieme qualità, originalità e praticità, non solo in termini di contenuti e informazioni, ma anche di fruizione: le guide sono scaricabili gratuitamente e consultabili offline – evitando così i folli costi di roaming all’estero – e verranno aggiornate e arricchite costantemente con contributi “freschi”. La semplicità d’uso è un altro plus: l’interfaccia è intuitiva, le sezioni ottimizzate per la ricerca e tutto è geolocalizzato con la possibilità di salvare i luoghi preferiti. Infine, in perfetto stile “personalized travel” la sezione “ispirami”, dedicata a itinerari di viaggio tematici e inediti. Tutto pensato Dai viaggiatori, per i viaggiatori – come si legge nella homepage.
Ho avuto il piacere di intervistare Ciro Gechelin, responsabile di Minube Italia, che mi ha spiegato come e da dove nasce l’idea, così in linea con le esigenze dei viaggiatori di oggi, che ha riscosso in poco tempo un grandissimo successo.
Come nasce l’idea geniale di mettere insieme le esperienze dei 400 mila viaggiatori di minube in delle guide sociali, gratuite, scaricabili e consultabili anche offline?
L’idea delle guide sociali parte da lontano, ed è l’evoluzione naturale del progetto Minube…ma facciamo un passo indietro. Minube nasce cinque anni fa in Spagna e in poco tempo, grazie alla capacità di innovarsi, fa breccia tra i viaggiatori, diventando la più grande travel community spagnola. Allo stesso tempo si espande anche in Francia, in Italia, Germania, Portogallo, e infine in Cina e Brasile, che rappresentano la sfida del prossimo futuro. Al centro di tutto il viaggiatore: condivide esperienze e emozioni legate al suo viaggio, consulta e ricerca informazioni per le destinazioni future.
Nell’estate del 2011 avviene uno dei cambiamenti più importanti: minube diventa mobile ed è subito un grande successo in termini di download e di riconoscimenti. In Italia, in soli due mesi, l’applicazione supera i 50.000 download e Apple la sceglie come app della settimana per poi confermarla, a dicembre, come miglior applicazione di viaggi del 2011; allo stesso tempo in Spagna diventa miglior app 2011 in assoluto!
Questo grande successo del mobile ci ha ispirato e portato all’ideazione delle guide sociali di viaggio. Abbiamo moltissimi contenuti di ottima qualità, che i viaggiatori condividono attraverso le nostre piattaforme web e mobile, quale miglior modo per valorizzarli se non rendendoli nuovamente disponibili in una versione semplice e utile per i viaggiatori? Le guide sociali sono un prodotto filtrato editorialmente che racchiude il meglio di ogni destinazione. Al momento sono disponibili per iPhone iPad e per smartphone Android.
La guida, da sempre uno degli strumenti preferiti dai viaggiatori, oggi è disponibile in un formato innovativo in diverse lingue, scaricabile gratuitamente, scritta a più mani, comoda da trasportare e da leggere, e consultabile anche offline.
Qual’è il criterio che avete seguito per scegliere i contenuti delle guide e selezionare gli “indispensabili”? E con che frequenza verranno aggiornati tutti i contenuti?
Per la creazione delle guide sociali abbiamo deciso di iniziare dal contenuto proposto dai locals: se volete ad esempio visitare Madrid, non c’è nulla di meglio che farsi guidare da uno spagnolo che conosce profondamente e con mille sfaccettature la sua città. Per questo siamo partiti da Spagna, Francia e a breve inizieremo con l’Italia. La frequenza degli aggiornamenti sarà decisa in base alla qualità dei nuovi contenuti disponibili.
Gli “indispensabili”, contenuti nella sezione “Ispirami”, sono la vera chicca delle guide: si tratta di mini-guide o itinerari di viaggio proposti direttamente dai viaggiatori. Tra gli autori di queste guide figurano al momento travel blogger e giornalisti specializzati, ma l’idea alla base è molto più innovativa: ogni viaggiatore potrà proporre a minube i suoi itinerari, che se ritenuti interessanti, verranno pubblicati. Come sempre, il viaggiatore al centro!
Quale potrebbe essere l’evoluzione delle guide, e al momento quali sono le prossime uscite previste?
Naturalmente contiamo di conquistare il mondo!! 🙂 O se così non è, per lo meno di coprirlo quanto più possibile. Le prossime uscite riguarderanno ancora Francia e Spagna, ma nei prossimi mesi si comincerà a lavorare sull’Italia, di cui abbiamo già moltissimi contenuti interessanti.
In poco tempo avete avuto degli ottimi risultati in termini di download (19.000 in un mese per Barcellona) e riconoscimenti, pensate di sfruttare questo successo e convertirlo in altre opportunità di business o di co-marketing con altri player del settore ?
Effettivamente i risultati ottenuti ci hanno lasciato stupefatti! In particolare essere premiati ancor prima del lancio come miglior applicazione per iPad dell’anno in Spagna (premio The AppDate, rilasciato da Telefonica) ci ha veramente entusiasmato!
Minube, tuttavia, ha già convertito questo successo in opportunità: da tempo stiamo lavorando per aiutare le destinazioni turistiche che hanno qualcosa di particolare da offrire, a emergere e farsi conoscere all’interno della nostra community. Ogni destinazione potrà inoltre concorrere a creare la propria guida, lasciando, però, a minube piena libertà nelle scelte di contenuto, in modo da garantirne la qualità e l’utilità per i viaggiatori.
Minube nasce in Spagna dall’idea di alcuni giovani imprenditori, ma al momento come è strutturata l’organizzazione? Chi si occupa della gestione della piattaforma e della comunicazione su tutti gli altri canali? Insomma, chi c’è dietro?
Ti ringrazio per questa domanda perché mi permette di parlare di quello che è il pilastro fondante di minube: le persone. Dietro ad ogni scelta, dietro ad ogni guida, ad ogni parola scritta e comunicata, ci sono delle persone che lavorano duramente per garantire la qualità dei nostri prodotti. Non si tratta di un’organizzazione formale, ma di un team di compagni di lavoro: l’età media è molto bassa e i vincoli personali che si sono stretti sono componenti fondamentali di minube! In particolare, abbiamo un nutrito gruppo di sviluppatori e programmatori molto esperti; la gestione delle guide è invece assegnata a dei content manager dedicati, uno per ogni versione. Così è anche la gestione delle community: io ad esempio gestisco direttamente la community italiana di minube.it. Poiché me ne sono occupato fin dalla nascita, ho letto ogni singolo post creato e ho parlato con ogni singolo utente della community, credo di poter dire che minube è anche un po’ mia! 🙂