Credo che al giorno d’oggi organizzare un blog tour sia più rischioso che profittevole. Potenziali attacchi e malelingue potrebbero degenerare da un momento all’altro e, diciamocelo, non è di certo questo lo strumento di web marketing più vicino alla monetizzazione dei propri sforzi di comunicazione. Perché, quindi, Banca IFIS (disclaimer: azienda con cui abbiamo rapporti di lavoro) si prende la briga di portare 9 persone a Roma esponendosi alla possibile critica e investendo risorse? Credo di poter dire con ragionevole certezza che questo progetto non vuole lavorare su un obiettivo diretto di notorietà, ma è molto più vicino a una festa in cui celebrare con la compagnia di alcuni protagonisti della rete una serie di successi e una predisposizione non comune al dialogo.
Tutto questo è molto interessante, ma banale. Dove si va oltre? In almeno 3 cose che IFIS ha fatto con il progetto #30ifistour:
- Presenza del top management: in altri blog tour si è visto un confronto molto “recitato” del tipo “benvenuto, blogger kit, esperienza, saluti e baci”. In questo caso la dimensione aleatoria e non prevista è stata addirittura sorprendente, un dibattito con i partecipanti serrato e per niente costruito. Prima sui temi del banking, poi ampio e profondo sul marketing digitale, il ruolo dei blogger e le tendenze su innovazione e marketing. amministratore delegato e direttore generale, in jeans e maniche di camicia, non si sono sottratti alle domande, sorprendendo la platea con effetti speciali e qualche segreto non twittabile divertente e di valore
- Verità: è stato un blog tour molto vero. Le persone hanno potuto conoscere una realtà che lavora su tematiche complicate (credito alle imprese, gestione della posizione debitoria delle persone) e valutarne una dimensione umanizzata in maniera molto pura. Mancava forse la tweet star, e questa è stata la forza del progetto. Una decina di persone che si stimano, che hanno avuto la possibilità di conoscersi, cui nessuno ha chiesto nulla in cambio
- Competenza: banca IFIS è da tempo riconosciuta come “banca social”, merito di iniziative che vanno dal conto co-creato con gli utenti ad una presenza digitale basata sul content marketing con i blog mondopmi e salvarisparmio. La discussione è rimbalzata agilmente tra tematiche di comunicazione e banking, con alcuni momenti di confronto con i presenti (i più caldi probabilmente il ruolo dei tool di monitoring e la dicotomia consulente / agenzia) di davvero rara verticalità.
Credo che Banca IFIS abbia interpretato bene il concetto di blog tour, cioè “crea un’occasione e lascia che le cose accadano, monitora e facilita, osserva e condividi, ma non pretendere di dirigere le emozioni di persone che, prima che influencer, sono esseri umani”. Io porto a casa una bella due giorni di confronti e idee, i blogger probabilmente un’esperienza di condivisione, la banca il rinnovo della consapevolezza che la propria strategia digitale è sulla strada giusta, ma soprattutto alcune idee e spunti per fare di più in ambiti (il mobile, l’integrazione tra comunicazione ed IT) che in qualche modo “non aspettano”. Un progetto bello e divertente, da ripetere e da cui imparare, bravi!