HomeBlogStrategie di MarketingI blogger si bevono i (social) marketers: riflessioni sull’engagement

I blogger si bevono i (social) marketers: riflessioni sull’engagement

Una volta era il SEO. Oggi quella parolina la conoscono tutti, quindi ci serve altro. Allora siamo passati al SMO, aka social media otpimization. Tralasciando le sigle utili solo per i preventivi, un vento di novità si è visto, forse. Il tema più interessante degli ultimi tempi è quello del blogger engagement, gli elementi sono molto semplici: un blogger che scrive per passione su un tema a lui caro, un’azienda che ha interesse a reperire link e citazioni “naturali / di qualità / organiche”, un’agenzia che prova a fare da ponte. Il gioco sembra un classico esempio di “win / win”, le aziende ottengono citazioni, i blogger qualche incentivo, le agenzie raggiungono i propri obiettivi. Partiamo proprio dagli incentivi, ne distinguiamo 3 tipologie:

  • Monetari: succede raramente che un blogger venga pagato per scrivere, solo i top di gamma possono permetterselo
  • Non monetari: molto spesso i blogger ottengono quelli che vengono definiti “blogger kit”, un prodotto da provare, due giorni al mare, un paio di occhiali da fotografare, una macchina fotografica da testare
  • Esperienziali: accade che i blogger vengano invitati al pari dei giornalisti a feste ed eventi esclusivi, inaugurazioni, mostre, cene o tour

Personalmente non vedo nulla di male nella perdita di poesia data dall’oggettiva mercificazione del mondo del blogging, i blogger sono un media e scambiano visibilità con prodotti, servizi o vantaggi. Scrivere è faticoso, scrivere articoli di qualità richiede tempo, se l’attività è ben condita da un buon disclaimer l’idea di parlare di un’azienda in modo spontaneo “ci sta”. E ci sta anche che il blogger giochi la parte di quello che fino all’ultimo si riserva il diritto di decidere se pubblicare o meno: mangerò i tuoi biscotti, se non sono buoni però non dirò il falso, io sono un blogger!

Questo tema è per me molto interessante, per 3 motivi:

  • il traffico da SEO o article marketing base è un traffico ridondante, dai motori per i motori, ma oggi anche i polli hanno capito che senza conversioni non si campa
  • i blogger sono “lo step successivo”, la mezza marchetta ci può anche stare ma questa dimensione di filtro umano diventa interessante per i lettori che “sopportano” qualche contributo molto onestamente palesato come sponsorizzato perché sono affezionati a quel blogger o perché il 90% delle notizie inserite è naturale (nemmeno questo blog è esente da questi peccati, sia ben chiaro)
  • le aziende sono felici come una Pasqua nel vendersi queste citazioni così naturali, così spontanee. I blogger tornano in auge, e noi lo diciamo da un pò…

Riflettendo sullo stato dell’arte dell’engagement è facile comprendere come siano due i fattori principali per il successo di un’iniziativa: la qualità della lista e l’appeal dell’incentivo. Già osserviamo, ed è facile prevedere che sarà sempre di più cosi, una specializzazione nelle attività di social media marketing, qualcuno fa il food, altri l’automotive etc.. forse “la qualità della lista” porta anche a questo. Se conosco tutti quelli del mondo dell’automotive porterò buoni risultati di engagement.. e si torna alle DEM e alle PR.. il social media marketing è in loop?!

Immagine: http://www.socialmediahandlers.com

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.