Il Rimini web marketing festival è stato un momento di grande euforia e condivisione per tutto il digital italiano, ma soprattutto è stato un momento di confronto in cui, complice forse la presenza “degli altri bravi” l’effetto marketta è stato davvero minimo, e dove presente era palesato, cosa non da poco. Bravi tutti quindi, e noi cosa abbiamo portato?
Il pensiero che ormai da alcuni mesi portiamo avanti è legato al budget di marketing digitale e al tema della pianificazione, è ormai un mantra il tris “obiettivi, risorse, target” ma non basta. Il pensiero che trovate nelle slide a margine si basa su almeno 5 punti centrali:
- Il consulente è prima di tutto un buon analista, la fase di diagnosi comincia nel momento in cui il cliente chiede una cosa non sapendo di volerne in realtà un’altra
- Ragionare “a matrice” posizionando nella propria testa gli assi b2b / b2c e brand / lead porta a segmentare in quattro macro cluster. Nei casi citati si evince chiaramente come un’azienda che produce macchinari per la panificazione con mercato B2B necessiti di un approccio di brand e storytelling, mentre più ci spostiamo verso il B2C (con le selle di fizik) più è la community ad amplificare il valore di marca. La lead generation passa invece da un e-book di SAS Italy e da una landing strutturata proposta dall’azienda MED che sta convertendo molto più del sito web aziendale (per fortuna)
- Nel piano di web marketing saremo banali, ma è nella definizione degli obiettivi e non nella scelta dei canali che si gioca la partita. I canali sono comunque un tool, potete essere più o meno bravi col remarketing, intuire che un certo settore performa meglio se scegliete le affiliation, ma alla fine con un processo di prove ed errore.. si trova la soluzione! Il dramma avviene quando impostiamo una strategia partendo da una serie di assunti non corretti, è li che stiamo piantando il seme dell’errore e dell’insoddisfazione
- L’approccio con cui si impostano le campagne PPC è strategico, ragionare per campagne appunto o per azioni continuative è molto diverso, nel caso in cui vi siano picchi di stagionalità, ad esempio, è giusto orientare il budget con momenti di maggiore investimento, se invece dobbiamo garantire una pioggia continua di lead, il budget andrà distribuito con maggiore organicità e più armonia
- Si parla sempre più spesso di Marketing Automation, un terreno tutto da esplorare. Non vogliamo arrivare a tanto ma almeno l’idea di poter utilizzare con testa qualche tool, ha molto senso. A noi piacciono particolarmente strumenti free e leggeri ma al wmf15 ne hanno consigliati davvero tanti, una semplice analisi dello stream Twitter vi soddisferà
Se avete avuto la costanza di arrivare fin qui, vi meritate le slide! Buona lettura, e fateci sapere che ne pensate