HomeBlogStrategie di MarketingL’offerta perfetta

L’offerta perfetta

Autoreferenzialità, per una volta mettiamola da parte. Mettiamo però da parte anche l’autocritica che molto spesso anima i blog più acuti, eccellenti le ultime due stoccate a creativi e buzz agent dall’ottimo minimarketing. Il tema di oggi è la filiera.

Alcuni scambi recenti con clienti piuttosto particolari mi hanno fatto pensare a quanto viviamo davvero nell’economia della conoscenza e delle idee e quanto questa cosa sia potenzialmente dannosa per chi di fatto intermedia o propone proprio queste stupende immaterialità. Lo sviluppo di una strategia di web marketing, ad esempio, passa sostanzialmente da due grandi momenti:

  • Pensare (se volete guadagnare di più “web marketing strategy”)
  • Fare (se volete guadagnare di più “implementazione operativa”)

Alcuni recenti tweet e facebook status di stagisti irrequieti mi confermano che la seconda parte è molto spesso demandata a copy, grafici o sviluppatori junior, apprendisti o stagisti che si smazzano buona parte del valore. Ammesso e non concesso quindi che a giustificare gli zeri sui preventivi sia la prima parte, cioè la pensata, mi chiedo come sia possibile trasmettere al cliente un’idea senza palesare l’idea stessa, fattore che ne azzererebbe il valore visto che con una strategia in mano sono tutti capaci di acquistarne sul mercato l’implementazione, risparmiando un bel pò. Vedo due vie: la prima è quella della richiesta di remunerazione delle pre analisi o consulenze, la seconda è quella della generalizzazione delle proposte ed offerte. Nel primo caso si perde l’opportunità di presentarsi ad un cliente, nel secondo la possibilità di farvi vedere bravi e virtuosi. Nel modello attuale il cliente “ci guadagna” e, se furbo, ha la possibilità di sviluppare un collage di idee provenienti dalle varie offerte affidandosi sempre e comunque alla vecchia agenzia le cui stanche meningi vengono alimentate con idee altrui.

Quello delle offerte è probabilmente il male assoluto del panorama attuale di web marketing, uno spreco di teste, riunioni, meeting report, telefonate e carta che premia qualcuno e scontenta molti altri, e finché questa dinamica contribuisce a migliorare darwinisticamente il mercato il plauso è pieno, quando però diviene un gioco al massacro con le aziende clienti a praticare lo “stretching” degli altrui sforzi forse il gioco non vale più la candela. Che fare?

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.