Facebook si apre all’ “open source” o meglio chiede aiuto agli sviluppatori di tutti il mondo per migliorare l’approccio marketing e i conseguenti ricavi, offrendo il suo certificato di qualità.
Come le Banane Chichita con il bollino, o l’Uomo del Monte di una famosa pubblicità, Facebook mette in palio il PDM Badge, ovvero il Preferred Developer Marketing badge che identifica le aziende o gli sviluppatori che si sono distinti nel realizzare tools per migliorare l’utilizzo delle pagine fan, delle pubblicità, della applicazioni e degli insights o delle statistiche.
I criteri di valutazione, in costante aggiornamento, sono diversi per ogni categoria ma hanno dei criteri generali: “Il Badge PMD viene assegnato agli sviluppatori che hanno dimostrato capacità di valore aggiunto in una o più delle seguenti aree: pagine, annunci, applicazioni e insights.“…”hanno chiaramente dimostrato capacità uniche… Le aziende che detengono il Badge PMD sono sotto valutazione periodica di Facebook, e devono dimostrare di mantenere alto il livello di eccellenza”
Per i criteri di valutazione specifici per ogni categoria rimandiamo alla relativa pagina ufficiale di Facebook.
Per richiedere una valutazione è necessario compilare un modulo, e non ci si può candidare più di due volte in un anno.
Tra le aziende italiane che lo hanno ricevuto segnaliamo Fullsix nella categoria delle app.
Ma che vantaggi può portare il riconoscimento di PDM? Certamente il PDM può essere considerato alla stregua della sigla DOC o DOCG dei prodotti alimentari, certificando la qualità dei servizi offerti dalle realtà che lo hanno conquistato. Il valore reale di questo riconoscimento si costruirà soprattutto grazie alla percezione che ne avranno le aziende e all’utilizzo comunicativo che ne faranno coloro che lo ricevono. La qualità, soprattutto se certificata, va mantenuta sempre ad alti livelli se non vogliamo che il PDM rappresenti un boomerang molto pericoloso.