Pinterest è cresciuto molto in questi mesi, superando social network come Google Plus e Twitter per quanto riguarda il traffico referral, per molti è il fenomeno Social dell’anno, ma come possono utilizzarlo le aziende? Vediamo assieme alcune strategie.
Pinterest, il social media basato sulle immagini tanto acclamato quanto visitato è diventato nell’ultimo periodo terreno fertile per aziende, PMI e grossi brand, ma anche ristoranti e business locali. La piattaforma infatti, è perfetta per mostrare i prodotti, soprattutto se sono tangibili e collezionabili per categorie come per esempio il colore, la forma, il nome, la data d’uscita o il design dell’oggetto.
Le board (cartelle, bacheche o come preferite chiamarle) permettono di esporre oggetti ed immagini in modo creativo, incrementando visite e base utenti, grazie ad un approccio diverso e personalizzato. Recentemente è cambiato il profilo, una modifica grafica che differenzia lo spazio personale dalla Home e dall’interno delle bacheche. L’estetica è più curata, la parte superiore è destinata alle informazioni di contatto e alla foto profilo, e nella parte centrale e sottostante sono evidenziate le cartelle con una copertina ciascuna: l’ultima immagine pinnata all’interno. Una soluzione che ricorda un po’ il nuovo Facebook (senza sfondo e con meno confusione), un po’ Twitter per il sistema follow e l’organizzazione; una sorta di ibrido tra i due social che, a differenza dei suoi avversari, punta sulla creatività degli utenti.
Pinterest è molto semplice da utilizzare, il suo grande vantaggio è l’usabilità. La cosa più complessa ma al contempo divertente è organizzare i contenuti in modo personale cercando di alimentare l’immagine del brand generando engagement. La scalata al successo di Pinterest ha catturato subito l’attenzione di molte aziende che non potevano certo ignorare il bacino d’utenza in continua crescita e la vetrina digitale (gratuita) che il social network mette a disposizione.
Ma perché un’azienda dovrebbe utilizzare Pinterest? I motivi sono molteplici e pure le possibilità d’utilizzo, provo ad elencarne 4.
- Esporre i propri prodotti/immagini. le cartelle permettono di organizzare i contenuti in modo personale, per esempio: una o più board possono essere dedicate a differenti prodotti in vendita che rimandano direttamente ad un sito e-commerce, un’azienda di moda può creare una board per ogni collezione o stagione, oppure per ogni categoria di capo d’abbigliamento. Lo stesso vale per un ristorante che può suddividere per portate oppure per menù oppure creare board specifiche per le ricette. E’ importante non essere troppo autoreferenziali, cercando di creare cartelle inerenti al settore e non solo sull’ attività/negozio, postando contenuti provenienti anche da altri siti e non solo dal proprio.
- Interagire con gli utenti. Anche su Pinterest, il segreto è coinvolgere l’utente offrendogli qualcosa in cambio, generalmente un’esperienza, un’interazione ma anche un premio mediante un gioco. Questo può essere un contest con in palio un’offerta o un prodotto tangibile. Engagement che funziona grazie alla possibilità di co-creare le board assieme ai propri follower, alimentando la partecipazione e la condivisione (anche sugli altri social) di un prodotto o di un contenuto dell’azienda. A questa tipologia di interazione un brand può riservare 3, 4 board, cercando di gestire questa strategia per un periodo ben definito, magari creando un video per pubblicizzarla. A diffonderla ci penseranno i follower con effetti dirompenti.
- Conoscere i propri utenti. Grazie al sistema follower suddiviso per board, quindi per nicchie, è più semplice conoscere i gusti di chi vi segue, capire cosa li attrae e quali prodotti piacciono maggiormente (like, pin e re-pin).
- Promuovere i propri post. E’ fondamentale inserire delle belle foto negli articoli, soprattutto dal vostro sito/blog ufficiale così da generare traffico. Pinnando queste immagini condividerete anche il vostro articolo. Potere scegliere se inserire tutti i post all’interno di una board dedicata, oppure pinnarli in base ad tema trattato in cartelle differenti.
Aziende come Peugeot, per esempio, hanno già adottato un simpatico sistema per esporre le proprie automobili coinvolgendo al contempo gli utenti nella realizzazione di puzzle per completare l’immagine dei diversi veicoli. Kotex, azienda di prodotti per l’igiene femminile, assieme ad un’agenzia israeliana, Smoyz, ha proposto un contest su Pinterest da cui è nato un video che ha fatto il giro del mondo: il “Women Inspiration Day”. La campagna di “pinterest marketing” ha selezionato 50 donne analizzando i loro gusti all’interno delle cartelle, in base a questi hanno creato 50 pacchi regalo da consegnare alle fortunate concorrenti in cambio le donne non dovevano fare altro che pinnare e condividere l’invito. Una gradita sorpresa che ha generato un ottimo buzz attorno al brand: 50 pacchi spediti, 2284 interazioni e quasi 695 mila impression.
Con Pinterest è possibile creare molteplici interazioni con cui alimentare l’immagine e la reputazione del brand e coinvolgere i consumatori. Potete creare un contest invitando gli utenti a pinnare nell’apposita bacheca una foto dove provano un certo capo d’abbigliamento o una linea particolare che avete appena lanciato o che dovete lanciare, dandola in anteprima ad un numero selezionato. Se site un ristorante potete creare un contest di foto-ricette o video-ricette, un’idea potrebbe essere organizzarlo con un gruppo ristretto, creando una cartella per ciascuno come una sorta di tavolozza di lavoro. Con quadri, fotografie e copertine di libri è possibile coinvolgere l’utente alimentando la narrazioni di una mostra di un evento o di un libro specifico mediante la diffusione di un’immagine, di un contesto, delle persone presenti all’evento integrando comunicazione online ed offline.
Le soluzioni sono molte, come le cartelle che potete generare. Senza dubbio il rinnovato successo di questo social network favorirà l’incremento di campagne di questo tipo, probabilmente tra qualche mese la piattaforma subirà altre modifiche (oltre a quelle imminenti del copyright) grafiche o di usabilità, integrando alcune funzioni connesse all’analisi, alla promozione e alla visibilità, in particolare per quanto riguarda i profili aziendali. Forse è ancora prematuro parlare di “Pinterest marketing”, ma, in questi mesi, sono notevolmente incrementate le iscrizioni aziendali a questo social, diventando parte integrante di molte strategie di Social Media Marketing.
Cosa fare adesso? Iscriversi a Pinterest (mediante invito), prendere il vostro smartphone, fotografare quello che fate, organizzare le board, pinnare in modo creativo, coinvolgere l’utente all’interno del vostro profilo mettendolo al lavoro.