Di Ilaria Guarnieri
Importanti novità per tutte le piccole medie imprese: Linkedin, il social network che favorisce i contatti di lavoro, in seguito all’acquisto della compagnia mSpoke, ha conseguito le capacità necessarie per creare delle Company Pages.
Si tratta di minisiti, all’interno dei quali l’azienda ha la possibilità di inserire un profilo, immagini e filmati riguardanti i prodotti, praticamente una vetrina virtuale sull’operato dell’azienda.
In realtà l’idea non è tra le più originali, ma riprende quello che era già possibile fare da un paio d’anni sul social network più noto: Facebook.
La differenza sostanziale però, e quella che a mio parere sarà la chiave del successo di questo nuovo servizio, è la discrepanza tra i target dei due.
Se infatti Facebook è popolato per lo più da studenti o da lavoratori al loro primo impiego (l’età media è di 26,8 anni), Linkedin può contare su un’utenza più matura (l’età media è di 44 anni), composta per lo più da professionisti nel settore dell’hi tech, della manifattura e della finanza.
Le pmi dunque possono trarre tre principali vantaggi dalle company pages:
- farsi conoscere
- aumentare la coesione interna
- attrarre forza lavoro
Grandi vantaggi per la brand awareness, la notorietà del marchio, fattore fondamentale per aumentare le vendite: una marca nota è rassicurante per il cliente potenziale e sinonimo di garanzia di qualità.
Jeff Weiner AD di LinkedIn ha affermato: “Company Pages porta le segnalazioni su prodotti e servizi a uno stadio del tutto nuovo, consentendo agli iscritti di beneficiare delle opinioni di coloro a cui sono più vicini e di cui si fidano maggiormente”
Non solo, invitando tutti i dipendenti nel social network, si sentiranno più uniti, parte di un gruppo, e questo può essere molto utile per migliorare le condizioni di lavoro; si hanno così due benefici per l’azienda: un aumento della produttività, dovuta ad un sentimento di appartenenza del personale, ed una maggiore attrattiva nei confronti di lavoratori esterni, che potrebbero rappresentare nuove opportunità di sviluppo per l’azienda innescando un circolo virtuoso.
Non facciamoci illusioni, ovviamente le grandi imprese sono sempre le favorite, possono contare su nomi importanti che fanno gola, per loro quindi è molto più facile raggiungere un maggior numero di contatti in breve tempo, però grazie alla rete le stesse potenzialità sono messe a disposizione delle pmi, non vi sono quei costi di comunicazione che rappresentano una barriera all’entrata come negli altri media, quindi la chiave del successo sta nell’essere in grado di progettare contenuti virali, che siano in grado di giungere al maggior numero di persone possibile sfruttando la forma di pubblicità più antica e più efficace che esista: il passaparola.