Ad oggi, ancora un numero esiguo di aziende hanno abbracciato la logica del marketing digitale.
Approdare sui social network vuol dire:
- Creare costantemente nuovi contenuti → per contenuti non intendiamo semplicemente pubblicità ma news attinenti al settore scelto (innovazione del prodotto/servizio, nuove tecnologie, appuntamenti/eventi, promozioni su misura del cliente);
- Curare le varie piattaforme → l’ azienda deve “promuoversi” mediante video da postare su Youtube, Vimeo, Yahoo!Video, Phanfare; procedere con la pubblicazione di immagini su Flickr, Panoramio, Behance, ImageShack, Snapfish e di presentazioni su Slideshare;
- Ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca → scegliere keywords all’interno dei contenuti prodotti cercando di marcare il concetto di fondo pubblicato (da evitare la tecnica del keyword stuffing, cioè la ridondanza eccessiva dei termini scelti) e disseminare letteralmente per il web links che rimandano alla pagina/blog aziendale (link juice) puntando su siti autorevoli;
- Scegliere un testimonial → se un personaggio noto utilizza un servizio o prodotto dell’azienda, automaticamente cresce il livello di fiducia e affidabilità dello stesso.
Analizziamo un caso. Attualmente l’azienda che ha investito sulla comunicazione digitale e che merita di esser citata è: Poste Italiane. Vediamo perchè:
Maggio 2010 → Poste Italiane apre un canale ufficiale su Youtube. I video sono di tipo informativo-istituzionale. Nello stesso mese, Poste Italiane “sbarca” su Facebook. L’intento è quello di soddisfare le necessità della clientela, segnalare iniziative, garantire assistenza e informazioni aggiuntive sui prodotti e sull’azienda.
Poste italiane registra grandi numeri:
- 29.595 di Mi piace
- 25.233 di utenti attivi mensilmente
- 470.000 di visualizzazioni post in bacheca.
Lo step successivo vede Poste Italiane impegnata a creare un video virale della durata di un minuto affidandosi a Zooppa (una community che si dedica allo sviluppo di contest creativi basati su casi reali richiesti da aziende reali e rivolto sia a professionisti sia a semplici appassionati di brand o pubblicità; una sorta di libero spazio internettiano dove sono gli stessi consumatori a creare uno spot pubblicitario). Il contest prevede un montepremi di 10.500$ per i migliori lavori presentati (contest ancora aperto in scadenza il 19 Dicembre 2011). L’obiettivo è quello di sponsorizzare alcuni prodotti postali (Banco Posta Click e attualmente Sim Poste Mobile). Il vincitore decretato per il primo contest (ovvero per Banco Posta Click) è: GC Studio (Giacomo Cagnetti Studio) con il video Incubi da bolletta.
Giugno 2010 → gli spot pubblicitari vengono lanciati sugli schermi RAI, MEDIASET, LA7, SKY e inseriti all’interno di particolari trasmissioni (Campionato Mondiale di Calcio in Sud Africa, Striscia la Notizia) e in vari programmi di intrattenimento. Tra i testimonial scelti compaiono i nomi di: Maria Grazia Cucinotta, Gabriel Garko, Massimo Ghini, Manuela Arcuri. La regia degli spot è affidata a Paolo Virzì. Il successo della campagna pubblicitaria è garantito dall’ambientazione familiare e realistica che permette al cliente di identificarsi con il brand di Poste Italiane (una comunicazione emotiva, piacevole, vicina ai bisogni del singolo acquirente). Su Youtube, grazie a tali spot, il canale ufficiale di Poste raggiunge 42.371 visualizzazioni.
Marzo 2011 → Poste Italiane lancia su Facebook una campagna fotografica per rinnovare la home page di Poste Italiane (Semplicementeposte.it). Le foto selezionate e poi votate su Fb devono “raccontare” la storia dell’azienda. Adesso sulla home page campeggiano etichette con codici a barre colorate. La nuova grafica ha ulteriormente semplificato la navigazione e si può accedere a più servizi online. Il sito registra cinque milioni di visitatori al mese.
Dicembre 2011 → Poste Italiane apre un profilo ufficiale su Twitter, PosteSpedizioni, per garantire assistenza sui prodotti postali tracciati. A disposizione numerosi operatori dal lunedì al sabato dalle 08:00 alle 20:00 (tranne nei giorni festivi). I primi commenti postati mostrano l’efficienza del servizio. Si possono anche far reclami, chiedere consigli per le spedizioni e rivolgere qualsiasi domanda che sia attinente al servizio di spedizioni (posta raccomandata, pacco celere, posta assicurata, ecc).
Il punto di forza della strategia di Poste Italiane è stato sicuramente il caring (cioè l’estensione dell’assistenza e la vicinanza al consumatore tramite reti sociali e il web). Il cliente è stato posto al centro della visione strategica e i prodotti/servizi sono stati costruiti su misura.
Ogni azienda dovrebbe trovare il giusto percorso per affermarsi nel web 2.0 senza preoccuparsi di gestire il carico del brand e della comunicazione online. Parola d’ordine: rinnovare. Dato il successo ottenuto da Poste pensate ancora che i social siano da evitare?