I social media sono da tempo diventati parte integrante delle nostre vite.
Isolarsi dal mondo per essere connessi con esso: questa é la deriva e il paradosso della nostra società. Chi più chi meno, tutti stiamo vivendo questo processo inesorabile ed ogni momento della nostra giornata é buono non più da vivere, ma da condividere.
E se anche i matrimoni diventassero social? Diciamolo, questa moda non ha preso piede del tutto (anche se ci sono giá case history da raccontare, come il caso gli hotel americani che offrono il social media wedding concierge o le tante App da scaricare, sopratutto per organizzare i preparativi), ma potrebbe essere solo questione di tempo prima che si diffonda!
Giochiamo d’anticipo e proviamo a immaginare lo sviluppo di un matrimonio 3.0. Buona lettura!
Iniziamo dai preparativi. Come prima cosa serve un logo, da utilizzare sui materiali che si andranno a produrre, web e cartacei.
Definite le linee guida grafiche si può passare alla costruzione di un sito, che fungerà da vero e proprio centro di gravità.
Da qui sarà possibile confermare la propria presenza alla cerimonia (e sincronizzarla con Google Calendar), visitare su Google Maps gli itinerari per arrivare fino ai luoghi di festeggiamento, fare la propria donazione per il regalo di nozze e interagire con la community del matrimonio, aggregata attorno all’hashtag ufficiale.
Naturalmente al sito si accederá solo con user e password, contenute nelle partecipazioni, inviate rigorosamente con mail-up, tramite newsletter.
E le bomboniere? Charity! Con un Pay per tweet si sbloccherà un contenuto di ringraziamento (da poter scaricare e tenere come ricordo) indicando che per ogni condivisione ci sarà una donazione ad un’associazione di beneficenza.
La scelta del vestito della sposa é un momento delicatissimo, ma grazie alla board condivisa su Pinterest trovare ispirazione sarà facilissimo: gli amici posteranno i suggerimenti, fino a che in mezzo alla pioggia di pin e repin non verrá fuori la combinazione giusta.
Se la scelta della location resta appannaggio dei futuri sposi, il menù é troppo delicato per non esser maturato assieme agli invitati: ecco allora un bel sondaggio postato sul gruppo costruito su Facebook.
Con l’avvicinarsi della data lo sposo verrà preso dal panico e farà indigestione di notizie legate a cosa fare e come comportarsi durante la cerimonia grazie a StumbleUpon e Feedly, appositamente infarcito di siti d’etichetta e buone maniere.
Il blog WordPress installato sul sito di coppia racconterà angosce, paure, emozioni e stati d’animo prima del grande evento e assieme ai vari check-in su Foursquare vi permetterá di raccontare il vostro pre-matrimonio e i vostri spostamenti frenetici.
Mentre gli amici piú cari parlano del vostro addio al celibato nel gruppo su WhatsApp, voi sarete impegnati in hangout Google Plus col DJ, rigorosamente scelto su Youtube, per spiegare il tipo di musica della serata, aiutandovi linkando le varie playlist Spotify.
Nel mentre, il profilo di coppia su About.me racconterá la vostra bella storia e sazierá il bisogno d’affetto dei più romantici.
Se i costi lievitano, inventatevi l’anteprima del tableau de marriage su Pheed: “vuoi conoscere chi sarà al tavolo con te? Bene, pagami un dollaro”!
Intanto inizierá a circolare l’hashtag ufficiale, che diventerá TT nei giorni di matrimonio, spopolando su Twitter.
Gli invitati potranno godersi live il flusso di post con l’hashtag grazie all’App Spout, proiettata su schermo da 50 pollici.
E per i più distratti, ci sarà sempre il QR-code stampato sui segnaposti a ricordare l’etichetta del social marriage.
Prima però c’é stato l’addio al celibato, prenotato su Expedia, Trivago e Tripadvisor dagli amici, di cui però (fortunatamente) resta poca traccia grazie a Snapchat!
Instagram e Tumblr saranno il vostro miglior amico durante il viaggio di nozze, ma troverete il tempo per almeno un selfie su Shot, giusto per far provare invidia a chi vi segue!
E se durante il viaggio avete bisogno d’aiuto, lasciate un Chirp e aspettate che qualcuno lo raccolga!
Al rientro, Flickr, Vine, Vimeo, Youtube e Pinterest saranno le case per i giga di materiale multimediale a disposizione e gli invitati potranno scaricare le foto grazie a ad un sistema cloud (almeno di questo si occupa lo sposo!), anche se hanno già ricevuto un podcast ogni 3 giorni.
E se per caso poco dopo avviene il divorzio?
Poco male, fatevi crescere la barba è cercate un’altra moglie su Bristlr!
In quale altro modo sviluppare un matrimonio 3.0? Commentate e proviamo ad arricchire il post con altri spunti!