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Fare marketing con Tik Tok

Sapevate che esiste un’applicazione per mobile che permette di guardare e creare video della durata massima di 60 secondi? Video visibili e condivisibili dagli oltre 800 milioni di iscritti al canale?

A meno che non siate nati negli anni duemila difficilmente avrete avuto a che fare con quest’app che sta riscuotendo un enorme successo tra i millennials e gli appartenenti alla Generazione Z. Ma se siete dei Marketers e non volete farvi sfuggire un importante mezzo per fare pubblicità, continuate a leggere questo articolo.

Cos’è Tik Tok? Ve lo spieghiamo noi.

È un social network che vale 75 miliardi e questo vi basti per capire quanto la sua influenza, soprattutto nel mondo dei giovanissimi, stia aumentando di giorno in giorno.

Lanciato nel settembre del 2016 dal lontano Sol Levante, ha fatto in poco tempo il giro del mondo.

Diamo i numeri? Oggi è disponibile in 34 lingue, conta giornalmente 150 milioni di utenti attivi (500 milioni al mese) ed è stata l’app più scaricata al mondo nel primo trimestre del 2018, con 45,8 milioni di download, mentre in Italia gli utenti sono oltre 2,4 milioni, prevalentemente teenager. Cifre da capogiro.

Come funziona Tik Tok? Non serve essere dei videomaker professionisti, non serve avere strumenti professionali, non è nemmeno necessario essere creativi o avere inventiva. E questi sono i motivi per cui sta lentamente (ma non troppo) soppiantando tutti gli altri social networks.

Tik Tok è una semplice piattaforma di video musicali amatoriali della durata massima di 60 secondi. L’app permette di crearli, con l’utilizzo della fotocamera frontale dello smartphone, editarli aggiungendo degli effetti speciali, e condividerli con gli altri utenti iscritti.

L’applicazione si basa su un sistema chiamato lip synch, che permette di filmarsi mentre si mimano le strofe di una canzone scelta da un database predefinito. Vi ricorda qualcosa? Dovrebbe, perché questo meccanismo Tik Tok lo ha acquisito da Musical.ly, altra piattaforma digitale che permette di creare riproduzioni video proprio cantando in playback sui successi del momento, e che a partire dal 2018 l’app cinese ha inglobato all’interno del suo brand attraverso un’efficace strategia di marketing, fondendo insieme i circa 100 milioni di utenti di Musical.ly e gli oltre 500 milioni di Tik Tok. Allo stesso modo, anche i proventi delle inserzioni pubblicitarie si sono concentrati su un’unica piattaforma rafforzando la potenza economica del marchio.

Perché Tik Tok piace tanto? Pensate soltanto che è diventato il bacino di raccolta dei nati tra gli anni 1997 e 2000 che non si sentono a proprio agio nel grande mondo di Facebook, per loro forse troppo “adulto”, e che sono alla ricerca di qualcosa di nuovo, divertente e immediato. Il target è stato senza dubbio determinante nel successo di questa applicazione in cui è data ai giovanissimi la possibilità di diventare protagonisti e di mostrarsi al mondo.

Fare Marketing su Tik Tok: si può?

Non si può, si deve, dato che permette di raggiungere i consumatori del futuro.

Come fare? Ci sono 5 diversi modi di fare pubblicità su quest’applicazione.

  • Brand Takeover

Ossia una pubblicità inserita nel flusso dei video degli utenti. Può avere la forma di immagine, di breve video o di gif e ha l’obiettivo di condurre l’utente su una landing page o ad una Hashtag Challenge. La sua caratteristica principale è l’esclusività: il takeover viene assegnato a un solo brand al giorno.

  • Hashtag Challenge

Una vera e propria sfida a tema utilizzata per stimolare la community e incentivare l’engagement, contrassegnata da un hashtag ben riconoscibile. Le aziende pubblicano contenuti che gli utenti devono poi imitare o prendere d’ispirazione per creare altri video. In questo modo i brand si procurano visibilità e creano awareness.

Lo stesso Jimmy Fellon, conduttore del programma televisivo americano “The Tonight Show”, ha introdotto queste sfide nella sua trasmissione confessando di non trarne nessun beneficio economico ma di essere semplicemente un fan sfegatato di questa applicazione.

  • In-Feed Native Video

Un formato di video verticali skippabili, della durata di 9-15 secondi, mostrati nella sezione “For You”, che possono contenere una call-to-action.

  • Branded Lenses

Delle “maschere” personalizzate (un’imitazione di quelle di Snapchat e Instagram), create dalle aziende, che gli utenti possono virtualmente indossare durante la registrazione del video. Vengono messe in evidenza nei primi 5 posti della tab “Hot” o “Trending”.

  • Influencer

Su Tik Tok prendono il nome di muser e si mettono a disposizione delle aziende per promuovere i loro prodotti. Il fenomeno è in costante crescita perché dotato di un enorme potenziale per creare un engagement solido.

La piattaforma sta attirando sempre più utenti e influencer, e anche le agenzie di marketing sembrano vedere il trend del momento come un’importante risorsa. Perfino le squadre di calcio hanno compreso il potenziale pubblicitario di questo canale: l’Inter, ad esempio, che da sempre punta sul coinvolgimento dei propri tifosi, ha deciso di aprire un proprio account Tik Tok per condividere video di backstage e mostrare cosa fanno i giocatori al di fuori dal campo di calcio.

 
 
AUTORE

Sofia Cominato

Curiosa, tenace e competitiva. Non ha sogni nel cassetto ma colleziona passioni: la scrittura è la prima fra tutte. Sa essere creativa ma anche pragmatica. Con la testa tra le nuvole ma i piedi sempre ancorati a terra.
 
 

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