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Cascaad: la start up italiana che “arricchisce” i contenuti dei social network

Cascaad è una start-up italiana, con sede a Milano, fondata nel 2008 dal creativo Erik Lumer. La società, il cui nome nasce dal concetto di “cascate di informazioni” inteso come diffusione virale di dati all’interno di una comunità attraverso il passaparola, ha come obiettivo principale la realizzazione di servizi innovativi legati alla personalizzazione e all’utilizzo dei contenuti web e dei social media, per rendere importante l’esperienza online dell’utente.

Le principali creazioni di Cascaad sono 3:

  • Cascaad Reader, un’applicazione di nuova generazione che consente di utilizzare Facebook e Twitter in maniera diversa dal solito, facendo emergere i contenuti più rilevanti e consigliando nuovi dati connessi agli interessi individuali del destinatario. Infatti, la piattaforma, attraverso il calcolo di alcuni algoritmi, riesce a memorizzare le passioni dell’utente e scoprire nuovi contenuti sulla base dei flussi di informazione, consentendo così di ricevere suggerimenti personalizzati. Ma la parte più interessante di Cascaad Reader sembra essere “Frontpage”. Pensate alla possibilità di poter leggere un giornale unicamente composto da notizie di vostro interesse… Ecco cos’è frontpage, un modo semplice e veloce per approfondire le proprie conoscenze, una pagina di giornale alla quale accedere in tempo reale, con un’impaginazione ben leggibile, nella quale vengono inseriti gli articoli recepiti come più rilevanti, frutto di post e tweet della giornata.Cascaad Reader dà la possibilità di seguire gli argomenti proprio come si possono seguire le persone, adattandosi ai gusti dell’utente e ottenendo così un unico flusso su un tema specifico. E’ disponibile anche la versione per IPhone.
  • Cascaad Splice, è una tecnologia studiata per arricchire i feed dei social network con informazioni connesse all’argomento in oggetto. Splice è stato pensato proprio per dare la possibilità all’utente di approfondire in tempo reale la lettura di un determinato post. Il vantaggio principale è proprio quello di evitare di dover effettuare una ricerca dedicata nel caso vi sia un argomento di interesse, obbligando l’utente a spostare l’attenzione dal flusso di attività con il quale ha a che fare durante la navigazione. Come funziona? E’ semplicissimo! Una volta installata l’estensione del browser del proprio computer, accedendo alla pagina del social network, apparirà automaticamente l’icona Splice accanto a parole e/o frasi riconosciute dal database di Cascaad. Facendovi passare sopra il mouse comparirà un nuovo layer mediante il quale si avrà la possibilità di ricevere approfondimenti sull’argomento, grazie alla lettura di una breve descrizione, la visione di video e altre news. Splice funziona soltanto su alcuni social network: Facebook, Twitter e Yahoo!Pulse. L’applicazione opera in forma anonima, quindi nessuno dei contenuti feed viene memorizzato sui server. Attualmente lavora come un’estensione del browser Firefox e Google Chrome.
  • CircleMe, sembra essere la vera innovazione di Cascaad. La piattaforma, i cui creatori (Erik Lumer e l’italiano Giovanni D’Antonio) preferiscono non identificare come un vero e proprio social network, nasce come un mezzo per mettere in relazione chi fa già parte del mondo dei social. Il punto di partenza di CircleMe, e quello che lo differenzia dagli altri social network, è il fatto di fornire gli strumenti per curare i propri gusti personali, mediante la creazione di un archivio virtuale di organizzazione di tutti i “like” di facebook. Sulla base di questi ultimi possono essere create dallo stesso utente attività o eventi (chiamati “to do”), che permettono di tenere traccia di tutte le cose che un individuo vuole fare nella vita. La differenza sostanziale con i social network comuni è che, se questi si basano sulla creazione di una rete di relazioni sociali, CircleMe, invece, si prefigge di far connettere le persone prima di tutto a se stesse, per poter esprimere al meglio la propria personalità e solo in seguito mettersi in connessione con gli altri. Non a caso su CircleMe non esistono richieste di amicizia, ma persone a cui dare la propria “fiducia”. L’analogia con Google+ è inevitabile, scagionata però dal fondatore Erik Lumer, il quale ha affermato che: “La somiglianza con Google+ è solo superficiale e termina con la parola “cerchie (circle)”. Google+ permette di raggruppare le proprie connessioni sociali secondo varie categorie, senza un’attenzione specifica alla cura dei gusti personali. Al contrario, noi introduciamo il termine “CircleMe” per enfatizzare la costruzione di una cultura su misura incentrata sull’interesse personale.

Nell’ottobre scorso, CircleMe ha partecipato alla competizione europea “start up challenge”, all’interno della quale 50 start up hanno presentano i propri progetti per contendersi il premio di “Best European Start up 2011”, vinto poi dall’austriaca MySugr.

Anche se alcune di queste applicazioni necessitano ancora di miglioramenti (ho trovato Splice veramente utile ma con un database ancora non sufficientemente sviluppato), credo che le piattaforme di Cascaad potranno avere molto successo e potrebbero essere destinate a cambiare il modo di vivere i contenuti sul web. Non le reputo assolutamente dei sostituti dei “grandi” come Facebook e Twitter, ma realtà che possano essere parte integrante delle stesse, offrendo all’utente servizi più specifici e approfonditi.
Che altro dire, a questo punto non resta che provarli!

 
 
 
 

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