HomeBlogBrandParliamo di Brand Identity

Parliamo di Brand Identity

“Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia”.


Seth Godin ci insegna che l’identità di un marchio non riguarda solamente ciò che l’azienda vende, ma soprattutto come fa sentire le persone. Il suo successo è strettamente connesso al suo carattere, la sua capacità di comunicare. La sua stessa identità. La brand identity diventa quindi una componente fondamentale della strategia di marketing di un’azienda.

La brand identity, infatti, va oltre agli elementi visivi associati al marchio, come il logo, la font e i colori. È più precisamente quell’insieme di emozioni e valori che il brand suscita nelle persone, creando una vera e propria connessione emotiva con i suoi clienti.

Tra le tecniche di vendita, viene spesso consigliato di rendersi simpatici ai clienti perché le persone sono più propense a dire di sì a chi entra in sintonia con loro. La stessa cosa vale per i brand. I consumatori sono più propensi ad acquistare da un brand con il quale hanno stabilito un legame emotivo. E quel legame si costruisce tramite uno storytelling strategico.

Pensa ad alcuni dei brand più iconici come

Nike, Apple, o  anche l’italiana Barilla. Cosa li accomuna? Hanno tutti creato una solida brand identity basata sullo storytelling. Nike è immediatamente associata alla performance, Apple invita a sprigionare la propria creatività, mentre Barilla evoca momenti condivisi con la famiglia a tavola.

Questi brand sono riusciti a stabilire un rapporto emozionale con i consumatori tramite racconti nei quali il cliente riconosce parti della propria vita e della propria identità e si sente compreso. Ed è proprio questo che lo spinge a scegliere Nike piuttosto che Adidas, Apple e non Samsung, Barilla anziché DeCecco.

L’importanza della brand identity


L’importanza di creare e mantenere un’identità di brand forte e coerente è fondamentale per il successo di un’azienda è comprovato dai dati.

Secondo un sondaggio di Forbes, il 59% dei consumatori globale preferisce acquistare prodotti di marca rispetto ai prodotti non di marca. Inoltre, il 64% dei consumatori afferma che un buon marchio è più importante di un prezzo basso.

Questa preferenza si estende al mondo B2B. Secondo una ricerca di Accenture Interactive, il 64% dei consumatori B2B ha affermato di aver tagliato i rapporti con un brand a causa di una mancanza di coerenza tra promessa ed esperienza del cliente, mentre uno studio condotto dal Content Marketing Institute rileva che per il 91% dei professionisti del marketing B2B la gestione di un’identità di marca coerente è una priorità strategica.

Questi dati dimostrano che la brand identity ha un valore strategico nel processo di acquisizione e fidelizzazione dei clienti. La capacità di creare una brand identity forte e coerente è quindi un elemento imprescindibile per la crescita di ogni business, tuttavia, la gestione di questo processo può risultare complessa e richiedere un’attenzione costante.

Le sfide della gestione della brand identity


Mantenere una brand identity coerente può risultare complicato per le aziende che operano su scala globale, sia per quanto riguarda la percezione del brand sul mercato, sia in termini di employer branding.

Adattare la propria immagine e modo di comunicare a diverse culture e contesti, senza compromettere i valori chiave che definiscono la propria identità è tutt’altro che scontato.

Basta pensare a Barilla che, in seguito a commenti contro la comunità LGBTQ+ da parte della proprietà, ha dovuto avviare un processo di ripristino della propria immagine sul mercato USA. In questo mercato, infatti, queste tematiche hanno un importante peso dal punto di vista socio-politico, e i consumatori sono abituati a “votare con il portafogli”, boicottando i brand che non si allineano con i propri ideali.

Per recuperare la propria immagine, il brand non solo ha dovuto ripensare alla propria comunicazione come portavoce dei valori della tradizionale famiglia italiana, mettendo a terra una serie di campagne incentrate sull’inclusività per meglio riflettere la società americana odierna, ha anche apportato modifiche alle sue politiche interne, creando un Diversity & Inclusion Board, responsabile della supervisione degli sforzi dell’azienda per promuovere questi valori internamente al proprio organico.

Errori comuni e come evitarli


Per evitare di compromettere la propria brand identity, è importante evitare i seguenti errori comuni:

  • Non avere le idee chiare rispetto alla propria identità. Un’azienda deve avere una chiara percezione di sé e dell’immagine come vuole dare al pubblico.
  • Essere incoerenti. Tutta la comunicazione, su tutti i canali, sia con target interno, sia esterno devono essere coerenti con la brand identity.
  • Non adattarsi alle culture dei mercati in cui si opera. È importante adattare il messaggio dell’azienda per soddisfare le diverse esigenze culturali e linguistiche dei vari mercati. Proprio come cambia lo stile manageriale più efficace in base alla cultura, quando si tratta di comunicazione il messaggio, il mezzo e l’approccio vanno rimodulati al fine di mantenere inalterato il valore che si vuole trasmettere.
  • Ignorare le tendenze del mercato locale: ci sono alcune tendenze e preferenze del mercato che variano da regione a regione. Ignorare queste tendenze può portare a una scarsa adozione del marchio e della sua identità da parte dei consumatori locali. Le aziende globali dovrebbero essere attente alle peculiarità dei mercati in cui operano e adattarsi di conseguenza per ottenere una maggiore accettazione del marchio e successo commerciale.
  • Essere troppo rigidi. Mentre è importante avere una chiara percezione della propria brand identity, essere troppo rigidi e non adattarsi ai cambiamenti del mercato o alle esigenze dei consumatori può portare il brand a non attirare più nuovi clienti e a perdere quelli acquisiti nel momento in cui non si riconoscono più nel marchio.

Negli ultimi anni, la brand identity è diventata sempre più importante per le aziende che cercano di distinguersi dalla concorrenza. La brand identity rappresenta l’essenza dell’azienda e la sua promessa ai clienti, ed è ciò che la rende unica e riconoscibile.

Le aziende, anche nel B2B, stanno sempre più investendo nella creazione e nella gestione della brand identity, utilizzando elementi come il logo, i colori, lo stile di comunicazione e l’immagine per costruire una forte presenza sul mercato. Inoltre, ci si impegna sempre di più a creare di un’esperienza unica per i clienti, offrendo non prodotti e servizi che si distinguono per qualità, design e valore, ma anche una customer journey curata in tutti i touchpoint col marchio.

È bene ricordarsi che la cura della brand identity non è importante solo per le grandi realtà o coloro che operano nel B2C. Anche le piccole imprese e gli imprenditori farebbero bene a prestare attenzione. La creazione o rafforzamento della brand identity può aiutare a instaurare un rapporto di credibilità e fiducia con i clienti, a differenziarsi dalla concorrenza e a raggiungere il successo a lungo termine. Pertanto, è essenziale investire nella sua corretta creazione e  gestione per avere successo in un mercato sempre più globale e competitivo.

 
 
AUTORE

Melanie De Jesus

 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.