Il 6 aprile a Venezia si è svolto il MARKETERs MakeIT! 2018, l’evento del MARKETERs Club con focus sul Made In Italy. Durante la giornata sono stati approfonditi quattro settori tra quelli che meglio esprimono i valori del Made In Italy: Alimentare, Abbigliamento, Arredamento e Automazione. L’evento ha visto la partecipazione di ospiti provenienti da realtà del calibro di Fondazione Fico, Foscarini, Desall e Pirelli.
Grazie a questo evento, ho avuto la fortuna e la possibilità di intervistare Davide Alemani, Global Director of Digital Marketing & CRM di Pirelli.
Davide Alemani vanta un’esperienza pluriennale nel campo del Digital Marketing e ha lavorato in Ferrari come Responsabile dell’Innovazione Digitale e della Strategia Social Media e Mobile. Dopo una lunga esperienza in Microsoft, Davide è approdato in Pirelli. Durante il suo discorso in occasione dell’evento MARKETERs MakeIT! In Italy, Davide ha spiegato agli studenti le caratteristiche del Marketing Digitale, un mondo in cui è necessario creare contenuti così interessanti da riuscire a catturare l’attenzione degli utenti in pochissimi secondi.
Mi piacerebbe partire con una frase che hai detto durante il tuo discorso all’evento MARKETERs MakeIT: “Il Digital è una malattia: non smetti mai”. Parlami della tua patologia: come nasce la tua passione per il Digital Marketing?
Forse “malattia” non è la parola giusta anche per rispetto di chi soffre davvero di patologie. Di sicuro non è – solo – un lavoro. Il primo pensiero che deve avere qualcuno che voglia approcciare il mondo del digital è: “Davvero voglio impegnarmi in qualcosa che non mi abbandona dopo le ore in ufficio?“. Ormai tutto è digitale e per me leggere articoli, seguire trend, testare siti ed esperienze è qualcosa che termina ogni giorno con un ultimo sguardo al mio iPad appena prima di dormire. La mia passione nasce in agenzia quando – da copywriter – ho intuito le potenzialità dell’hyperlinking. Può sembrare strano, ma la possibilità di connettere punti di pensiero anche distantissimi tra loro è quello che ha cambiato il mio approccio al lavoro. Poi ho avuto l’opportunità di gestire i contenuti web di una delle più importanti aziende di informatica al mondo. Il resto è storia.
Il Digital Marketing è un ambiente senza dubbio dinamico. Qual è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro di tutti i giorni?
Proprio il costante cambiamento e la possibilità di testare – anche contemporaneamente – più approcci. Inoltre oggi la vicinanza al consumatore è chiave e lavorare su dati e non su “feeling” è davvero entusiasmante.
Data la tua esperienza, ti chiedo un parere da esperto. Come pensi si evolverà il marketing digitale del settore Automotive nei prossimi anni?
Il Modern Marketing e quindi l’approccio Data Driven sarà ancora più pervasivo e rivoluzionerà il nostro lavoro (lo sta già facendo, in realtà). L’impatto del Machine Learning e di tutte le possibilità offerte da Augmented Reality e Mixed Reality sono ancora da valutare, ma di sicuro ci aspetta un futuro, ancor più, entusiasmante.
E quello del B2B?
In realtà nel mondo digitale questa differenza, non è rilevante. L’esperienza B2B deve essere efficace, sicura, data driven e focalizzata al risultato esattamente come quella B2C. Ricordo ancora, quando ero in Microsoft, la focalizzazione sulla “Consumerizzazione dell’IT”. Un concetto applicabile al digital: le esperienze digitali che vivi come business non possono essere diverse da quelle che vivi come consumatore.
Puoi darci qualche consiglio? Quali caratteristiche fondamentali deve avere un buon Digital Marketer?
Curiosità e la voglia di non smettere mai di imparare. Inoltre, un consiglio per i giovani che vogliono entrare in questo mondo: dovete conoscere tutte le potenzialità digital, ma essere molto esperti di qualcosa, possibilmente che vi appassioni. Oggi le aziende cercano sempre più competenze verticali.