HomeBlogMarketing e ComunicazioneUna nube di innovazione: Pechino si toglie la maschera

Una nube di innovazione: Pechino si toglie la maschera

Dopo aver trascorso alcuni mesi nella capitale cinese, ci si rende conto che, rispetto al Bel Paese, il cambiamento culturale è netto e visibile sotto tutti i punti di vista: aspetti culinari, paesaggistici, sociali e lavorativi. Ciò che più colpisce, è come la tecnologia digitale stia influenzando la vita privata e lavorativa in maniera totale.

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DOVE DORMI STANOTTE?

Quelli che vedono Pechino come la tipica megalopoli cinese dove, per luoghi comuni e insinuazioni mediatiche, si lavora con orari interminabili in un minuscolo ufficio per poi dormirci anche la notte, in parte si sbagliano. Sottolineo in parte, perché di fatto, in molte realtà, c’è la possibilità di dormirci, in ufficio.
Ma siamo sicuri che dormire in ufficio sia una cosa tanto alienante quanto inaccettabile? Stando alla testimonianza diretta di un normale impiegato pechinese, questa simbiosi (occasionale, si intende) col posto di lavoro è tutt’altro che inopportuna:

“Dormire in ufficio? Non ci vedo nulla di male. Fuori diluvia, per tornare a casa ci impiego circa 45 minuti e le previsioni danno pioggia anche domani. Perché non fermarmi qui la notte? Ordino la cena con la mia app, scarico un film sul pc, c’è un divano e abbiamo anche la doccia. Domani mi evito un’alzataccia e sono produttivo già dalle 8.30”.
Flessibità. Già, ma fino a che punto si può considerare accettabile?

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STARBUCKS: MOLTO PIÙ CHE UN CAFFÈ

In una realtà in cui l’uso della tecnologia è divenuto un supporto indispensabile per ormai qualsiasi modello di business, un luogo dove si possano caricare pc&smartphone, usufruire di un wifi gratuito e bere un caffè, rappresenta un ufficio ideale oltre che a costo zero.
Pechino è una città che si presenta frenetica in tutte le sue forme, ma per capire come il concetto di lavoro sia prepotente e assoluto in qualsiasi momento della giornata, basta entrare da Starbucks.
Subito si nota quanta gente non sia lì solo per un caffè, ma per svolgere la propria attività: c’è chi incontra i clienti, chi lavora al pc e altri che svolgono addirittura attività di formazione.
Questa realtà si incontra facilmente anche a Londra, ma non solo: alcuni studi infatti dimostrano infatti che il trend è destinato ad aumentare in tutte le grandi metropoli.
Chris J. Reed, Global CEO Black Marketing, spiega i quattro motivi che fanno di Starbucks l’unico ufficio di cui un imprenditore ha realmente bisogno:

  1. I caffè sono di fatto i nuovi uffici: molti imprenditori preferiscono spostarsi da Starbucks perché questo offre: Wi-fi veloce, posti a sedere confortevoli, ottimi thè verde e un’atmosfera assolutamente positiva.
  2. Grazie all’atmosfera positiva dei caffè, cresce la produttività. Alcuni studi dimostrano che il livello di chiasso presente da Starbucks funge da driver per aumentare produttività e creatività. Molte persone odiano il loro ufficio perché per quanto si possa ricreare ambienti rilassanti e positivi, l’atmosfera è spesso pesante. Questo è un fattore chiave e difficilmente ricreabile.
  3. Le persone hanno bisogno di varietà e di stare a contatto con altre persone. Le persone non necessitano solo di atmosfera positiva. Hanno anche bisogno di sentirsi motivati e ispirati. Se ci si confronta ogni giorno con le solite quattro mura e gli stessi volti, la cosa può diventare monotona. Lavorare in un ambiente in cui si entra in contatto ogni giorno con volti diversi allevia il problema, oltre a garantirti una finestra e una vista sull’esterno.
  4. Si risparmiano costi sullo spazio e i dipendenti ne gioveranno. Non si necessita realmente di molto spazio. In una realtà sempre più “agile”, Starbucks garantisce già tutto lo spazio che ti serve. Ed è funzionale anche per il lavoro in team.

 

SENZA WECHAT, NON SEI NESSUNO

Che la tecnologia stia prendendo il sopravvento lo si deduce non appena si esce dal posto di lavoro. Smartphone in mano per chiamare un Uber, durante il viaggio si prenota direttamente il locale per la cena (e volendo anche le portate) per poi pagare direttamente da smartphone tramite app come Wechat o Alibaba app.
In questo modo lo smartphone oltre a fungere da catalizzatore per la rete sociale, fa anche da bancomat.

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Lavorare nei luoghi di svago. Dormire nel posto di lavoro. Diventare dipendenti dalle app del tuo smartphone.
Innovazione o Alienazione? Per qualche verso, sicuramente progresso.

 
 
AUTORE

Niccolò Benetollo

Intraprendente osservatore. Ama assaggiare qualsiasi pietanza e cultura, sempre col sorriso.
 
 

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