Prendo spunto da un articolo di Affari&Finanza di lunedi scorso in cui si registrava la fuga dai social network (in particolare da facebook, quarto sito al mondo per traffico) che vede soprattutto i nerd e gli innovatori lasciare queste piattaforme per trasferirsi altrove, probabilmente su nuove piattaforme o addirittura su nuovi device (magari iphone..) modificando radicalmente il modo di utilizzare le reti sociali e non.
Il motivo principale che porta alla fuga da facebook&Co è il continuo martellare di finte nuove amicizie che piovono in un mese in numero maggiore rispetto a tutte le persone che un uomo può incontrare in dieci anni nella vita vera. Probabilmente molti ne hanno “piene le scatole” e migrano verso nuovi lidi. Nel mio piccolo ciò che ho vissuto di recente è un certo disgusto per il fatto di non staccare mai. Il blackberry ti porta le mail al pub il sabato sera e la pennina della vodafone ti fa lavorare in treno (e personalmente in vaporetto) al posto di leggere un buon libro. Amo il mio lavoro e lo faccio volentieri ma forse psicologicamente il fatto di non staccare mai logora.
C’è però il rovescio della medaglia, spesso è possibile gestire situazioni complesse in mobilità permettendosi poi di andare al lavoro un’ora più tardi o regalandosi una pausa di mezza giornata, la parola d’ordine è probabilmente “staccare” in maniera forzata in alcuni casi.
Il web insomma è un contesto particolare, un lavoro che ti porti a casa, olistico e coinvolgente, ma anche affascinante e divertente, anche se il fatto che il tuo lavoro diventi uno stile di vita (dipendenza da mail..) un pò spaventa..o no?