Ogni giorno, in America, 80mila lavoratori perdono il loro posto, mentre sono 4 milioni e mezzo quelli privi di assicurazione sulla salute: a tutelarli è- da anni- la Working America, la più grande associazione a stelle e strisce nata per difendere i loro diritti. Con ogni mezzo. Compresa la Rete. Che è stata protagonista dell’ultima iniziativa sociale, volta a sensibilizzare gli americani sul problema mobbing e sulle sue conseguenze a livello psicologico e fisico.
Lo strumento utilizzato, un concorso online denominato “My Bad Boss”. Per partecipare i lavoratori hanno redatto un breve testo con la descrizione del loro capo e delle angherie inflitte da questo. Goloso il premio in palio, una vacanza in una località da sogno, lontano dal proprio ufficio e soprattutto dal “bad boss”.Ad aggiudicarselo la segretaria di un dentista che ha raccontato – con grande sgomento degli americani- come il suo titolare nel settembre 2001, a causa delle cancellazioni di molti appuntamenti in agenda (dovute al crollo delle Torri Gemelle), abbia detratto 100 euro dalla busta paga dei suoi dipendenti. “Cosa poteva farsene un uomo che guadagna ogni anno 1 milione di dollari dei miei 13 dollari all’ora?” è sbottata la ragazza nel suo racconto online, valsole una settimana di meritate ferie.
Il concorso, che si è diffuso viralmente tra i lavoratori americani grazie alle e-mail, ha riscosso un successo inatteso: in cinque settimane, durante le quali gli utenti – previa registrazione – hanno non solo scritto, ma anche votato il racconto più bello, sono stati 500mila i visitatori e 2 milioni le page views, con una notevole impennata delle iscrizioni all’associazione e della sua visibilità. Persino oltre i confini nazionali.
Questo caso, citato nel sito MyMarketing.net lascia ancora una volta basiti di fronte alla potenza del viral marketing da un lato ma soprattutto dalla smania di entrare nella vita altrui e di raccontasi.
Mi viene in mente il Grande Fratello, o meglio, l’Isola dei famosi che tiene attaccate migliaia di persone che si divertono guardando propri simili in balia della natura o di giochetti finti-pericolosi….questa volta è “il capo”…ma l’importante è sempre e comunque attirare l’attenzione no?! se poi dietro ci sta un’organizzazione no-profit o meglio ancora, profit i giochi sono fatti!
E voi quali angherie avete subito?
Ilaria Paparella per Marketingarena