La tendenza nel mercato dei videogiochi è legata all’espansione e al coinvolgimento di un’utenza sempre più varia e nemmeno immaginabile qualche anno fa. Sicuramente alcuni fattori hanno favorito l’avvicinamento di nuove fasce di persone, ad esempio:
– intuitività di gioco (es Wii)
– varietà titoli e console (non solo sport e sparatutto)
– portabilità (psp)
Il fenomeno dell’anno è sicuramente Nintendo che con la console Wii ha sbaragliato il mercato puntando sull’intuitività di gioco, caratteristica che contraddistingue anche il device portatile DS dotato di due schermi e touch screen. Fenomeno nel fenomeno è il gioco “Brain Training” del Dr. Kawashima’s: si tratta di un allenatore per il cervello che include esercizi di memoria, riflessi, sudoku e altro e opera un abile coinvolgimento nell’utente, inserito in un percorso che porta al ringiovanimento cerebrale (almeno apparente). L’espediente funziona: sono 7,7 i milioni di copie del titolo vendute nel mondo e la console è stata reinventata ipotizzando un nuovo modello di fruizione che apre interessanti prospettive.
Il successo è tale che è da qualche giorno disponibile “more brain training”, la seconda parte del titolo con nuovi esercizi e giochi, il fattore interessante è che in questo caso il gioco traina il device, nel senso che alcune persone acquistano il nintendo DS solo ed esclusivamente per poter utilizzare Brain Training, cosa che ribalta il processo d’acquisto e apre curiosi scenari.
Si potrà arrivare nel medio periodo a device “regalati” e giochi venduti a caro prezzo come accade per le stampanti? personalmente ritengo di no, ed i 699 euro iniziali della play station 3 sembrano confermare il trend: fattori quali la pirateria e la complessità di sviluppo di console rendono complesso il “modello stampante” che potrebbe però funzionare alla grande in assenza di barriere di questo tipo.
Giorgio