Riproponiamo un’intervista fatta da Playboy a Seve Jobs nel 1985, dove il fondatore di Apple già sogna computer portabili, database condivisi e convergenza tra telefono e computer.
PLAYBOY: Perché il mondo dei computers è dominato da persone così giovani? La maggior parte degli impiegati della Apple ha 29 anni.
JOBS: Succede sempre la stessa cosa quando si parla di un’idea nuova e rivoluzionaria. Le persone si bloccano quando diventano più vecchie. Le nostre menti sono una sorta di computers elettrochimici. Le vostre idee costruiscono schemi che sono come impalcature nella vostra mente. […]Nella maggior parte dei casi, le persone rimangono legate a questi schemi mentali, proprio come solchi in un disco e non riescono mai a liberarsene. […]E’ raro vedere un artista alla soglia dei suoi 30 o 40 anni, capace di creare qualcosa di veramente stupefacente. Sicuramente ci sono delle persone che sono curiose per natura e rimangono per sempre come dei bambini rispetto alla vita, ma sono rare da trovare.
PLAYBOY: Lei crede che i computers cambieranno le nostre vite, ma come potrebbe persuadere uno scettico o un sostenitore di una diversa ipotesi?
JOBS: Il computer è lo strumento più incredibile che abbiamo mai visto. Può essere un mezzo attraverso cui scrivere, comunicare, calcolare, pianificare,connettere o uno strumento artistico tutto questo in un unico oggetto, solamente fornendogli nuove istruzioni o un software attraverso cui lavorare.[…] Adesso i computers ci rendono la vita più semplice. Fanno in poche frazioni di secondo ciò che noi faremmo in ore di lavoro. Migliorano la qualità di vita, alcuni semplicemente automatizzando il lavoro e altri ampliando le nostre possibilità.
PLAYBOY: Qual’ è la ragione che spinge a comprare un computer?
JOBS: La ragione principale per cui molte persone introducono un computer nelle loro case è quella di connettersi a una rete di comunicazioni su scala nazionale. Adesso ci troviamo esattamente allo stadio iniziale di quello che sarà una reale e determinante svolta per la maggior parte della popolazione, al pari dell’invenzione del telefono.
PLAYBOY: Al momento lei sta chiedendo ai clienti di investire 3000$ in quello che essenzialmente è un atto di fiducia nei vostro confronti?
JOBS: In futuro non si tratterà di una dimostrazione di fiducia. La parte più difficile adesso è che la gente fa domande specifiche e tu non sei in grado di rispondere. Cento anni fa, se qualcuno avesse chiesto a Alexander Graham Bell “Che cosa saremo in grado di fare con il telefono?” lui non sarebbe stato in grado di spiegare come il telefono avrebbe cambiato il mondo. Non sapeva che la gente avrebbe usato il telefono per sapere quali film sarebbero stati proiettati quella sera o per ordinare del cibo o chiamare un parente dall’altra parte della terra. […]Il computer non permette soltanto di aumentare la vostra produttività e creatività, ma ci permette anche di comunicare in modo più efficiente usando le immagini, i grafici, le parole e i numeri.
PLAYBOY: Molti computers usano i tasti per inserire informazioni, ma Macintosh ha sostituito molti di questi tasti con qualcosa chiamato mouse- un piccolo punto che gira sulla vostra scrivania e giuda un puntatore sullo schermo del computer. E’ un grosso cambiamento per le persone che usavano i tasti. Perché introdurre il mouse?
JOBS: Se voglio dirti dov’è una macchia sulla tua camicia, non lo faccio con le parole “C’è una macchia sulla tua maglietta a 14 cm dal collo e a 3 cm a sinistra del bottone”. Se hai una macchia ti dico “QUI!” e te la indico. […] Abbiamo svolto molti test su questo e risulta molto più immediato svolgere tutte queste funzioni, come tagliare e attaccare, con il mouse. Non solamente è più facile da usare ma anche più efficace.
PLAYBOY: Messe da parte le critiche più ricorrenti- il mouse è inefficace, lo schermo Macintosh è solo in bianco e nero la critica più seria è che la Apple imponga prezzi troppo alti ai suoi prodotti. Vuoi rispondere a queste critiche?
JOBS: […] Un giorno saremo capaci di costruire uno schermo a colori a un prezzo ragionevole. Riguardo ai prezzi altri, qualunque lancio di un nuovo prodotto prevede un prezzo più alto che poi andrà diminuendo. Più potremmo produrre, più si abbasserà il prezzo. […] E’ vero che i nostri computer hanno prezzi più alti rispetto a quelli di pochi anni fa o anche dello scorso anno. Ma questo vale anche per la IBM.
PLAYBOY: Cosa si aspetta dal futuro prossimo?
JOBS: Lo sviluppo andrà nella direzione di rendere i prodotti sempre più portabili, collegarli, produrre stampanti a laser, creare database condivisi, generare più possibilità di comunicare, forse la convergenza del telefono e del computer.
PLAYBOY: Come per I computer, l’industria automobilistica era un’industria Americana che abbiamo perso a favore del Giappone. Si parla molto delle compagnie americane di semiconduttori che hanno perso terreno a causa del Giappone. Come può mantenere questo margine rispetto al Giappone?
JOBS: Il Giappone è davvero interessante. Alcuni pensano che copi le idee.[…] Loro prendono qualcosa di già inventato e lo studiano finché arrivano a comprenderlo. In alcuni casi lo capiscono meglio del loro inventore. Dopo averlo capito, lo reinventano in una seconda versione più definita. Questa strategia funziona solamente se lavorano su qualcosa che non cambia molto- come per l’industria degli stereo o delle automobili. Quando il prodotto cambia velocemente, risulta difficile, perché il ciclo di reinvenzione occupa alcuni anni. Fin quando la definizione di personal computer continuerà a cambiare all’attuale velocità, per loro saranno tempi duri. […]
PLAYBOY: Lei ha sottolineato che l’educazione è una delle sue priorità. Come pensa che il computer possa incidere su questo fattore?
JOBS: I computers e i software che saranno sviluppati, rivoluzioneranno il nostro modo di apprendere. […] La rivoluzione tecnologica è sempre più legata alla nostra economia e alla nostra società- più del 50% del prodotto interno lordo americano viene dalle industrie tecnologiche e la maggior parte dei politici oggi non hanno alcuna familiarità con questa rivoluzione. Diventerà cruciale che molte delle decisioni che prenderemo – come assegnare le nostre risorse, come educare i nostri figli- dovranno essere prese con la comprensione di concetti tecnologici e seguendo la strada che la tecnologia sta aprendo. E questo processo è già iniziato. […] Gli uomini sono fruitori di strumenti. Quello che è davvero incredibile di un libro è che puoi leggere ciò che Aristotele ha scritto. Non devi necessariamente avere l’interpretazione di un insegnante per leggere Aristotele. Puoi sicuramente capirlo, ma puoi leggere esattamente ciò che Aristotele ha scritto. Questa trasmissione diretta di pensieri e idee è uno dei punti chiave del perché siamo dove siamo, come società. Ma il problema con un libro è che non puoi fare una domanda ad Aristotele. Credo che una delle potenzialità del computer sia in qualche modo … catturare i fondamentali, soggiacenti principi di un’esperienza.
PLAYBOY: Lavorerà su questo da solo?
JOBS: Questo sarà il lavoro che farà qualcun altro, le prossime generazioni. Credo che un interessante sfida nell’area della ricerca intellettuale deve crescere in modo aggraziato, nel senso che le cose stanno cambiando cosi velocemente che sicuramente per la fine degli anni 80, vorremo togliere i freni alla prossima generazione, le cui percezioni fondamentali sono più moderne, così che possano andare avanti, stando sulle nostre spalle, ma arrivando molto più lontano rispetto a noi. E’ una sfida molto interessante non è vero? Come far crescere ciò che risulta già antiquato con grazia.