HomeBlogMarketing e ComunicazioneInternet ti odio! Quelli che stavano meglio prima..

Internet ti odio! Quelli che stavano meglio prima..

Abbiamo sempre detto che internet è una rivoluzione positiva e fantastica, che dalla medicina all’informazione la rete porta cultura, libertà e abbassa la disuguaglianza, mi sono chiesto però se qualcuno internet non lo manda proprio giù, se (anche in chiave di marketing) qualcuno grida a squarciagola “internet ti odio!”.. Proverei assieme a voi a costruire una speciale classifica

1) L’encilopedia Britannica: non deve essere facile trovarsi da un giorno all’altro scherzati da una “roba” chiamata wikipedia. Non è servito fare quadrato attorno ad un sapere “di qualità” visto che la gente ha reagito supportando al massimo il sapere condiviso di wikipedia, e forse anche quello stile comprensibile e non ingessato..

2) la videoteca: probabilmente le videoteche (e qui inserisco anche gli altri publisher di contenuti) maledicono ogni giorno l’avvendo della rete che ha tagliato fuori un mercato un tempo fiorente, forse è oggi il caso di puntare non tanto sull’innovazione e su modelli di pricing alternativi (contro il gratuito c’è poco da fare) cercando invece di tenersi stretti quegli utilizzatori “da tessera” che vanno volentieri a prendersi un film ma non hanno voglia di smanettare con “muli e torrenti”…

3) il porno: tematica che ben si lega alla precedente, l’industria del porno è al collasso uccisa dai molti siti gratuiti che la rete offre.

Esistono poi alcuni settori in cui gli equilibri competitivi si sono modificati, mi viene in mente il dating (incontri) in cui alcuni operatori off line hanno compreso la novità salendo sul treno del successo mentre altri hanno perso posizioni..da valutare anche scommesse&casinò e l’editoria. La sensazione è quella che il mercato dei contenuti sia il più volatile con sorprese che si ripetono ogni giorno e che minano ai fianche le esili barricate costruite da chi cerca di tenere botta.. vi viene in mente altro?

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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