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Il web 2.0 scricchiola? Il caso OkNotizie

Quando la semplicità lascia il posto alla complessità algoritmica, a volte salta il banco. Una considerazione che da un pò di tempo mi passa in testa riguarda uno dei principali esponenti italiani del web 2.0: oknotizie.com

In breve OkNotizie è un aggregatore di informazioni che molti blog e siti utilizzano per proporre mediante un titolo e un link i propri testi, lasciando all’insindacabile giudizio del pubblico (che, gioco di parole, vota OK o NO) la sorte della notizia che sul modello di digg.com migliora in popolarità guadagnando visibilità fino ad arrivare alla home page.

OkNotizie è un sistema potente, può garantire migliaia di visite a chi si piazza stabilmente in home page ed una discriminante introdotta da qualche mese è il karma: ogni utente dispone di un punteggio personale che aumenta ogni volta che una notizia se ne sta in home page per un pò, o comunque il gradimento sale e una discussione prende vita. Detto questo, e detto che ieri per sapere il nome del politico implicato nel caso “coca party” mi sono recato proprio li (con successo), qualche dubbio inizia a farsi spazio.

Personalmente ritengo che il sistema del karma penalizzi la qualità delle singole notizie a discapito di una credibilità generale assegnata ad un utente che crea un paradosso: il web 2.0 partecipativo, condiviso, paritario, fallisce. Se, in pieni stile hit-cratico, vince chi commenta di più, pubblica di più, vota (e magari si autovota con account diversi) di più, il sistema non funziona, o almeno non funziona più come un tempo, quando una notizia di qualità riceveva un gradimento e in base a questo saliva o meno nella classifica.

Ulteriore dato è la spettacolarizzazione del servizio, noterete (anche marketingarena a volte si è adeguato) che spesso i titoli dei post nei blog sono diversi dai titoli riportati su oknotizie dove, inevitabilmente, vince chi strilla di più. Tre parole che non mancano quasi mai in home page:

– google
– gay
– sesso

Tutto questo porta ad una smania da clic che fa probabilmente calare la qualità degli articoli, scelti in funzione della visibilità ricercata e per questo più scadenti (se voglio 1000 accessi devo parlare di sesso e rinuncio a parlare di marketing), lasciando in eredità pesanti lacune e dubbi sulla deriva di medio termine degli strumenti di web partecipativo. E’ possibile che dopo 6 mesi tutte le idee innovative e “2.0” subiscano un calo di genuinità oppure oknotizie è un caso isolato? Oppure mi sbaglio io ed è tutto falso?

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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