Ho avuto la fortuna di sbarcare un’ora fa dalla nave Splendour of the seas di Royal Carribean, una compagnia che in Italia suona alternativa alle famose Costa ed MSC ma che si è rivelata assolutamente all’altezza della situazione. Sono riuscito a lasciare a casa il pc (6$ per 10 minuti di internet mi hanno aiutato a vedere di rado anche la posta) ma qualche idea da markettaro l’ho comunque portata a casa..
Il sottotitolo di questo post è “Something to drink?” che a mio avviso ben spiega la politica di marketing del colosso americano. Nave elegante con un modello di vacanza molto vicino all’all-inclusive si presenta in Italia con un prezzo “di penetrazione” sotto i 1000 euro per una doppia con oblò e sotto gli 800 per la cabina interna, vista la qualità del cibo e dell’alloggio (davvero eccelse) mi sono chiesto subito dove stava il guadagno..
Con una nave da 2000 ospiti di cui 1600 americani credo di poter elencare nell’ordine
– drink
– casinò
– escursioni
– foto
come fonti principali di guadagno. Le bevande sono a prezzi discreti ma non mostruosi (5 dollari una birra in bottiglia, dai 7 ai 10 un cocktail), ma gli americani bevono davvero tanto…ma tanto.. e sempre.. Il casinò vive dei 100 dollari a vacanza del giocatore occasionale, dei 500 di quello che spinge, e forse dei 5.000 dei pochi compulsivi in sala. Le escursioni invece sono una fonte di reddito sicura e di certo interessante, alcuni siti (nel mio caso Efeso) difficilmente possono essere visti senza guida. Unica nota un pò stonata le foto dai 14 ai 20$ l’una.. ho dimenticato i 7 euro di splashy dell’acquario di Genova 🙂
La sensazione è quella che si possa essere cherry picker anche in crociera, spendendo 700 euro per un trattamento da 5 stelle. Sono però certo (visto con i miei occhi) che non sono pochi a saldare conti per gli extra da 1.000 dollari in su, e credo che siano questi 1.000 dollari il vero margine del mercato, un pò come quelle discoteche in cui non si paga l’entrata tanto poi si beve dentro..interessante però notare come la crociera presenti un vero contesto di iper-realtà in cui tutto è ovattato e fantastico e le percezioni calano, e con esse credo anche le barriere percettive (perchè si pagano 20 euro per una foto quando tutti abbiamo la digitale in tasca?)
Inoltre ho provato vergogna per alcune situazioni che solo gli Italiani sanno creare
– urla e schiamazzi
– salto della fila
– litigate e scenate in pubblico
– arroganza
– buffet preso d’assalto
eravamo 40 su 2000, mi chiedo cosa succede nelle rinomate Costa ed MSC…