Sarà questo il nuovo logo dell’upim? E’ una delle possibilità.. L’azienda ha infatti scelto di proporre su zooppa un contest per l’ideazione grafica del nuovo logo aziendale. Un premio importante, 10.000 euro circa al vincitore, e un grande rumore sul web per questa iniziativa. Prendo come esempio questo caso per una riflessione più ampia e mi chiedo, quanto sarebbe costato un logo presso un’agenzia di comunicazione classica? Forse molto di più per un progetto di immagine coordinata o forse meno da un free lance, magari lo stesso che vincerà il contest, ma cosa ci dice questa scelta di upim?La scelta di zooppa può apparire in qualche modo un “autoconvincimento” dell’azienda che non solo si affida alla folla (qualificata questa volta) per il proprio logo, ma con questa scelta palesa la propria apertura alla nuova filosofia di rete, solo due spunti, rapidissimi:
Cambiare un logo non significa cambiare un’azienda, almeno non più di quanto cambia un’automobile dopo che è stata riverniciata. Se è quindi apprezzabile la scelta di Upim, il bello viene adesso. Oggi più di ieri, parlando di nuova vision e apertura all’utenza, risulteranno insopportabili un CRM che funziona male o una commessa maleducata. Il vero 2.0 è sempre più un cambiamento aziendale, non di comunicazione.
La comunicazione deve ripensare sé stessa, proprio come propone l’ottimo libro Invertising è tempo per i grandi operatori della comunicazione di prendere atto di realtà come zooppa e delle possibilità che il web offre per emergere. E’ sempre meno la dimensione di operatività a fare la differenza ed è sempre più la capacità di consigliare percorsi a rendere un’agenzia degna di esistere.
Che ne dite?
Update: segnalo anche l’interessante caso “design your cat“, una divertente applicazione facebook che ha riscosso un discreto successo on line