Una recente ricerca di McKinsey ha indagato come il mercato dell’automotive stia rispondendo alla crisi causata dalla pandemia. Il mondo degli autoveicoli è rimasto per un lasso di tempo in stallo senza una grossa crescita nelle vendite e negli spostamenti con i servizi di mobilità. Nell’anno corrente però i consumatori sono tornati a comprare auto, ma lo stanno facendo in modo diverso. E gradualmente le persone stanno tornando in strada, in macchina o con altri mezzi.
L’industria automobilistica e della mobilità è stata sicuramente tra le più colpite durante la pandemia di COVID-19. Il quadro però sta migliorando. I concessionari di automobili sono sempre più frequentati e molti di questi cercano di avere in inventario più auto da vendere, per soddisfare le esigenze di tutti i consumatori.
La mobilità dei servizi pubblici complessiva è in costante aumento, anche se non ai livelli pre-COVID-19.
L’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa e del trasporto pubblico sta registrando una considerevole ripresa, ma in alcune regioni i datori di lavoro accettano gli aspetti pratici del lavoro da casa dei propri lavoratori-pendolari, portando una lenta ripresa degli spostamenti.
Gli OEM (Original Equipment Manufacturer) automobilistici, i concessionari di automobili e i funzionari governativi stanno analizzando quanto tempo potrebbe richiedere il pieno recupero del mercato e come potrà essere la prossima “normalità” economica di questo settore. Gli studi che vengono portati avanti analizzano stati come: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Giappone e Cina, nei quali vengono approfonditi i comportamenti di mobilità dei propri cittadini ed i piani relativi all’acquisto e alla manutenzione delle auto.
Alcuni dati sui servizi e acquisto delle auto
A livello globale, l’intenzione dei consumatori di acquistare auto è vicina ai livelli pre-COVID-19, alimentata da prospettive positive negli Stati Uniti e in Cina:
- L’intenzione di acquistare auto nuove e usate nei prossimi 12 mesi è quasi tornata ai livelli pre-COVID-19 (auto nuove al 94% rispetto ai livelli pre-COVID-19 e in aumento del 7% rispetto a settembre 2020; auto usate al 97% rispetto pre-COVID-19, in aumento dell’1% rispetto a settembre 2020).
- Ci sono aumenti significativi nell’intenzione di acquisto di veicoli elettrici, in particolare in Europa e Cina, motivati dagli incentivi governativi e da una maggiore consapevolezza della sostenibilità.
- I potenziali acquirenti sono meno inclini a voler interagire con i venditori presso i concessionari di automobili. Questo calo delle preferenze sta diminuendo in tutte le regioni e fasce di età, in particolare per i consumatori tra i 55 e i 70 anni, che ora considerano l’acquisto online un’alternativa rilevante alla visita in concessionaria con i rivenditori.
- L’interesse per l’acquisto di auto interamente online rimane stabile al 59% a livello globale con variazioni regionali.
- Le prospettive dei servizi dopo l’acquisto delle auto continuano a migliorare. Negli ultimi mesi, sempre più clienti hanno ricevuto manutenzione e riparazioni.
Mobilità
- Circa il 51% degli intervistati afferma di voler viaggiare meno rispetto a prima della pandemia di COVID-19. Tuttavia, la mobilità sta riprendendo gradualmente e con ritmi diversi, con una ripresa più rapida negli Stati Uniti.
- L’uso regolare del trasporto pubblico è aumentato in modo significativo rispetto alla fine del 2020. Le modalità di trasporto condivise (in particolare i servizi di micro-mobilità) sono ora al di sopra dei livelli pre-COVID-19.
- Il trasporto pubblico e le modalità di mobilità condivisa sono ritenuti più (o meno) sicuri per quanto riguarda l’infezione da COVID-19.
- La frequenza dei viaggi dei pendolari sta recuperando a ritmi diversi da ragione a regione.
- Gli intervistati sono in gran parte favorevoli a infrastrutture di mobilità più ecologiche. Quasi la metà (49%) indica che le attuali iniziative “green” dovrebbero essere amplificate e accelerate.