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Futuro Artigiano: la soddisfazione di saper fare

Non so se Gegè Schiena si ricorda di me. Di certo io mi ricordo di lui, una persona che non puoi non notare. Ero bambino ma una figura cosi particolare mi è rimasta impressa. Fa specie trovare il suo nome nel libro di Stefano Micelli, Futuro Artigiano, uno spaccato di un’Italia diversa, ma soprattutto un modo diverso di pensare un’Italia che qui a Nord Est conosciamo bene. La pensata è di quelle di valore, così come la conversazione che ho avuto ieri con una persona brillante come Micelli (se ne incontrano una decina nella propria vita professionale, credo non di più), una conversazione in cui ho capito che gli artigiani non sono i fabbri e i soffiatori di vetro, gli artigiani siamo noi.

Collaborare con una realtà come H-Farm mi ha fatto capire che proprio quelle caratteristiche che Micelli cita, tra queste:

  • Passione
  • Amore per il dettaglio
  • Percezione di vantaggi nella condivisione e nel lavoro in comune

sono il motore del nuovo artigianato, un mondo che ha ancora molto da dare. Futuro Artigiano è una raccolta di storie, molte di queste sono storie che parlano di conoscenza ed asset intangibili, in cui ognuno di noi “indigeni digitali” può riconoscersi. La conversazione con Micelli sul libro, già lanciato da De Biase e da IlSole24Ore, porta alla ribalta due temi: il primo è legato alla non contrapposizione con altri modelli produttivi ed in particolare con le attività industriali, quando leggo che Instagram può contare 1.25 milioni di utenti per ogni dipendente mi rendo conto che scalabilità non fa rima con Cina. Il secondo tema è invece legato alla soddisfazione che fare qualcosa di proprio può offrire, magari solo un pezzo di un qualcosa più grande, ma un pezzo che ci appartiene. E anche noi, che non compriamo i fan fidelizzati al kilo e facciamo “a mano” il social media marketing, siamo un pò artigiani? Credo di si.

Il tema ora si sposta sul futuro, il futuro artigiano. L’idea è quella di “spostare il pendolo“, riportandolo un pò dalla nostra parte. Micelli ci dice che non è artigiano solo chi nasce di padre artigiano, e nemmeno solo chi cede al downshifting e trova il coraggio di muovere in barca a vela o nel casale toscano dopo 10 anni a fare il project manager il 12 agosto a Segrate. Esiste una terza via, ed è quella di divenire artigiani di sé stessi, analogico o digitale non importa. Gli ingredienti li abbiamo visti poco sopra, e questa scommessa potrebbe garantirci un futuro nella prossima new economy, e magari ci farà risparmiare 10 anni a Segrate. Certo, se vi riesce, 1 milione di dollari racimolatelo con qualcosa di diverso dal social network per le persone coi capelli ricci.. Anche se non è una brutta idea 🙂

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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