Nel 2012 dalle menti di tre brillanti professionisti (un’esperta di marketing, un avvocato e un ingegnere meccanico) nasce Make Tank: un marketplace multi-vendor che ha unito la tradizione dell’artigianato alle più innovative tecniche di Digital Fabrication.
Make Tank ospita un centinaio di makers offrendo loro uno spazio in cui vendere i loro prodotti; si spazia dai bijoux stampati grazie al 3D printing, alle lampade realizzate con taglio laser, agli innovativi ed accattivanti oggetti d’arredo.
Laura De Benedetto, co-founder di Make Tank, ha risposto per noi a qualche domanda:
Com’ è nata l’idea di Make Tank?
Eravamo in settimana bianca tra amici: io avevo già in mente di mettermi in proprio ma non avevo la business idea vincente che mi è stata data dal mio socio. Creare una piattaforma online dedicata ai Maker, coloro che realizzano oggetti di design utilizzando tecniche di fabbricazione digitale. Detto, fatto: a maggio 2012 nasce MakeTank Srl una startup che propone una piattaforma di vendita online affiancata ad un blog che racconta, invece, le storie dei Maker e dei Designer italiani e i trend della Terza Rivoluzione Industriale basata sulla Digital Fabrication (stampa 3D, taglio laser) e dell’Open Source Hardware. Adesso abbiamo oltre 100 Maker che propongono oltre 1.200 oggetti per rendere unico il proprio look, per arredare e illuminare la casa e per fare un regalo originale e personalizzabile a grandi e bambini.
Make Tank ha unito alla tradizione dell’artigianato l’innovazione della Digital Fabrication: qual è stata la reazione della tipica PMI italiana?
La PMI italiana, così come anche gli Artigiani tradizionali, nutre un rapporto conflittuale nei confronti delle tecniche di produzione digitali. Entrambi credono, da un lato, che la tecnologia soppianterà la manualità, dall’altro comprendono che la stampa 3D o chip come Arduino costituiscono degli strumenti per innovare e sperimentare in tempi e a costi limitati. Con la Digital Fabrication si possono creare stampi, prototipi e piccole serie di prodotti velocemente, senza impatto sulla catena di montaggio oppure da rifinire a mano per poter testare subito il potenziale produttivo e commerciale di nuovi oggetti. Con l’Open Hardware, invece, si possono dotare gli oggetti e capi di abbigliamento di funzionalità innovative ed intelligenti, portandosi alle frontiere della sperimentazione dove l’unico limite diventerà la fantasia.
Come avviene la selezione dei vendors? Quali caratteristiche devono avere?
La selezione avviene sia sulla base delle tecniche utilizzate sia sull’estetica degli oggetti; questi devono essere non solo innovativi e funzionali ma anche belli e dal design contemporaneo. In più ci piace conoscere le esperienze dei nostri Maker perché chi acquista su MakeTank non porta a casa solo un oggetto ma anche un’emozione data dalla storia del Maker che l’ha realizzato e dal processo creativo da cui nasce.
Cosa offrite ai makers?
Offriamo al maker uno spazio online che può gestire da solo per promuoversi e vendere in tutto il mondo senza chiedergli sconti eccessivi o abbonamenti di ingresso (ma una provvigione sul venduto). Gli chiediamo di raccontare la sua storia sia per il nostro blog che per testate terze e gli offriamo l’opportunità di esporre in occasione di Fiere e Manifestazioni oppure di Temporary Show Room dove gli oggetti possono essere toccati con mano e poi ordinati online su MakeTank.
Quali sono gli oggetti più apprezzati?
Tra i nostri best-seller c’è il bracciale Nest, ispirato al mazzocchio presente nel quadro di Paolo Uccello esposto agli Uffizi di Firenze e realizzato con stampa 3D. Ogni oggetto presenta un diverso numero di nodi e spazi ed è numerato. Sintetizza un oggetto di artigianato artistico realizzato con tecniche contemporanee.
Molto venduto a Natale è il kit con due casette in carta con led, sensori e circuito elettrico da realizzare con inchiostro conduttivo. Le casette sono personalizzabili e perfette per insegnare la conduzione elettrica in modo divertente ai bambini.
Quello che tu preferisci invece qual è?
A me piace la collana Colligrafie con la scritta “Less is more” in feltro tagliato al laser. Ogni volta che la indosso tutti mi chiedono com’è fatta e dove si acquista: non c’è niente di più esaltante per una donna (per soli 25€ inclusa spedizione).
In un periodo di grande crisi economica pensi che la Digital Fabrication possa aiutare i giovani a trovare un loro spazio nel mercato del lavoro?
Le tecniche di Digital Fabrication sono un’opportunità per i giovani Designer perché consentono loro di creare delle piccole collezioni autoprodotte a costi limitati, con la possibilità di sperimentare e mettersi alla prova. In autonomia possono mettere in vendita gli oggetti su piattaforme online come MakeTank per capire se si tratta della loro strada professionale. Un tempo invece dovevamo bussare alle porte delle grandi aziende sperando che il proprio talento venisse apprezzato e lasciando che si occupassero della produzione, promozione e distribuzione delle proprie creazioni. Oggi invece possono gestire in autonomia ogni fase del loro processo creativo che mi ha fatto coniare per loro la definizione di “Nativi Autoproduttori”.
Come vedi Make Tank tra tre anni?
MakeTank è in continua evoluzione: modello di business, immagine e claim, tipologia di Vendor e di oggetti cambiano a distanza di mesi. E’ impossibile capire come sarà tra tre anni ma ci saremo e continueremo a divertirci, questo è certo!