HomeBlogMarketing e ComunicazioneDalla GDO all GGD: Rivamar e la tempura 2.0

Dalla GDO all GGD: Rivamar e la tempura 2.0

Non è stata di certo una serata banale quella che ieri sera ha visto coinvolte quasi 100 persone a Firenze per la terza Girl Geek Dinner Toscana. Un’occasione speciale che ci ha visti in prima linea nella fornitura di parte della materia prima che ha allietato (speriamo) la serata: abbiamo infatti organizzato con Rivamar la presentazione di alcuni prodotti nel modo più giusto e naturale possibile, cioè facendoli assaggiare alle severissime geek girl. Una collaborazione che non sarebbe potuta nascere senza il supporto dell’azienda e di Michela Simoncini che devo ringraziare per aver fatto da ponte nella gestione dell’intera organizzazione. I punti chiave li abbiamo riassunti in qualche slide, (che spero di poter a breve ricaricare non da una camera d’albergo ed in versione migliorata mi scuso per le imperfezioni nella conversione, con una connessione umana correggeremo):

Per chi fa web marketing questo è tecnicamente un evento di engagement, le aziende sperano che il proprio prodotto piaccia, ci mettono la faccia, ed aspirano a qualche sharing e citazione, semplice no? Assolutamente no. Ieri sera è stata una chiacchierata tra persone, un incontro informale in cui ognuno ha messo del proprio, chi prendendo un treno per poi prenderne un altro e scappare al lavoro, chi raccontando la propria storia, chi portando il proprio vino. Il nostro compito era quello di raccontare un caso di web marketing nel food, ed in particolare per una pmi nel b2b. La supponenza di arrivare, chiacchierare un brand ed andarsene non è ammessa, e quello che personalmente ho compreso è che tali attività non ci compravendono “al kilo”. Ecco perché probabilmente alcune grandi aziende rischiano di impantanarsi in attività del genere, non hanno sempre la possibilità di portare persone e storie interessanti e cercano subito di misurare il ritorno.

L’ultima cosa che ci preoccupa in questo momento è il setting di una piattaforma di reputazione per capire se avremo 17 o 18 like, quello che preme è aver portato a casa la sensazione di aver lavorato bene, sicuramente lavorato perché Rivamar come ogni presente spera di farsi conoscere, ma sicuramente abbiamo portato una storia e siamo entrati in punta di piedi, ci piace pensare di aver lasciato qualcosa, sicuramente diversi kili di “tempura 2.0” (ed anche insalata di mare, per non svilire), ma anche qualcosa di più.. Sono certo che in giornata anche il blog di Rivamar, Ideapesce, racconterà a dovere la GGD

La ricetta per un “bel marketing” di questo tipo?

  • Una sinergia piena con l’azienda, che si traduce in domande continue da parte nostra sul core business e alla visita ad eventi di settore, per capire il settore
  • Un’azienda che ci crede, sposa il progetto, ci mette la faccia. Non è da tutti, credetemi
  • Tecnologia di qualità, e bravi sviluppatori
  • I contatti giusti, forse gli “sfottò” con Michela su facebook a qualcosa sono serviti.. 😛
 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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