Forse non tutti sanno che una start-up, in possesso di determinati requisiti, assume una veste innovativa ottenendo così importanti agevolazioni di carattere fiscale. Vediamo insieme come. Nel marzo 2012 viene istituita l’agenda digitale, strumento che stabilisce una serie di politiche volte alla crescita digitale dell’economia italiana puntando alla realizzazione di una nuova cultura imprenditoriale basata sull’innovazione e la tecnologia. È questo il caso delle start-up innovative, ovvero quelle società di capitali di nuova costituzione (o comunque costituite da non più di 4 anni) che hanno per oggetto sociale lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico. A questi si aggiungono ulteriori requisiti obbligatori:
- sede principale stabilita in Italia;
- a partire dal secondo anno di attività un valore della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro;
- non distribuzione di utili;
- costituzione della start-up senza il ricorso ad operazioni straordinarie (fusione, cessione, ecc..)
Soddisfatti i suddetti requisiti è opportuno inoltre verificare l’effettivo contenuto innovativo dell’oggetto sociale richiesto dalla normativa. Contenuto che si ritiene soddisfatto in presenza di almeno uno dei seguenti tre requisiti:
- Impiego di dipendenti o collaboratori in possesso di un diploma di laurea magistrale pari ad almeno i 2/3 della forza lavoro complessiva oppure l’1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori;
- startup titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale, biotecnologia oppure titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato;
- Investimenti in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa.
Per stimolare il tessuto imprenditoriale ed incentivare l’iniziativa di giovani aspiranti imprenditori la normativa, a fronte della costituzione di queste innovative forme societarie, prevede delle agevolazioni di carattere fiscale, che proprio di recente sono state oggetto di revisione. Agevolazioni che riguardano non solo la società stessa ma anche quei soggetti sia privati che imprenditori che investono su di esse (per un elenco esaustivo la Legge di riferimento è la 229/2012). Ad oggi il numero di start-up innovative è cresciuto esponenzialmente. Solo nell’ultimo trimestre del 2014 il numero di iscrizioni nel registro imprese è aumentato del 20,9% rispetto al trimestre precedente dello stesso anno assumendo una connotazione geografica che vede prevalere la Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Segue, con un più che onorevole quarto posto, il Veneto.