L’altra sera discutevo con un amico di bioedilizia, non che io ne sappia un gran ché ma la discussione nata mi ha dato lo spunto per un nuovo post…
Ritengo, personalmente, che di recente il mercato risponda bene alle tendenze di molte aziende alla “biosfera”, ovvero all’idea di portare i propri prodotti, che spesso appartengono al ramo più tradizionale e saturo dell’economia, verso dei mondi che sembrano manifestare, almeno in apparenza, le nuove voglie della società di un ritorno ai sani principi della natura.
Ho come l’impressione che vi sia, in linea generale, il desiderio di affrontare nuovi temi, legati più ai valori del “sano” che del bello, almeno per una parte del mercato: anche soltanto guardando negli scaffali di un qualsiasi supermercato ci si accorge che qui prodotti biologici tanto sono stati contestati alla loro nascita, oggi si stanno trasformando da un “bene di nicchia locale” a un vero e proprio prodotto di nicchia globale, e forse internet e le nuove tecnologie aiutano molto questo processo di riscoperta del sano e del tradizionale.
Tuttavia, a parere personale, vi è anche la necessità di far notare come la società risponda sempre di più a ciò che è sano, e se poi si integra questo principio con la “necessità del bello” e “dell’utile” allora capiamo anche perché certi prodotti come le case in legno e le borsette di nylon biocompatibili vengano oggi sempre più non solo accettate, ma anche desiderate dai consumatori stessi…
L’avvicinamento alla biosfera potrebbe essere interessante, in termini di marketing, non solo dal lato del prodotto e della comunicazione (riuscendo a perseguire pure vantaggi di prezzo non indifferenti, grazie ad un mercato che spesso è molto specializzato) ma anche all’interno della leva distributiva, e su proprio questo tema stanno nascendo soluzioni innovative, esclusiviste e quasi esperienziali come i locali biologici, all’interno dei quali la ristorazione è puramente appartenete a questa natura ed il loro contesto richiama la “voglia del viver sano”.
Sono convinto che queste tendenze siano interessanti sotto un punto di vista economico, oltre che, ovviamente, sociale, e ritengo che sarebbe interessante trovare degli spunti, da parte di alcune aziende per poter attivare nuovi mercati di nicchia o semplicemente vantaggi da first mover… che ne pensate?
Stefano Guerra per Marketinarena