Qualche settimana fa sento nominare per la prima volta il nome “Travian” da un mio amico che mi consiglia di provarlo, la mia prima è: com’è la grafica?
La risposta è vaga e appena ho sentito che si trattava di un browser game in 2D da giocare online la mia voglia di provare il nuovo gioco è scesa di molto. In tempi dove bisogna cambiare scheda video ogni sei mesi per poter giocare all’ultimo sparatutto mi sembrava strano che un gioco online in 2D potesse attirare la mia curiosità. E’ stato solo dopo qualche insistenza che mi sono deciso a vedere con i miei occhi di cosa si trattasse.
Essendo il gioco ambientato nella storia antica, la nostra prima scelta è sulla popolazione che vogliamo usare e la scelta è fra i Romani che hanno un fortissimo ma costoso esercito, i galli con ottime difese ma scarsi in attacco ed i teutoni con una scarsa economia ma un esercito molto forte.
Una volta scelta la tribù ci viene presentato il nostro villaggio e subito notiamo che sono presenti dei campi risorse che serviranno per creare il nostro esercito. Le risorse sono quattro: legno, ferro, argilla e grano. Per prima cosa dobbiamo pazientemente ampliare questi campi in modo da avere le risorse disponibili più velocemente e dopo qualche giorno possiamo iniziare a creare il nostro esercito. Ebbene si, Travian è un gioco di guerra e creando il nostro esercito potremo andare a rubare queste preziose risorse ai nostri avversari invece che aspettare che si accumulino nel nostro villaggio. Il bello di questo gioco è che queste le risorse continuano a crescere anche mentre non siamo collegati e se non adeguatamente difese possono essere razziate dai nostri avversari. Questo direi è uno degli aspetti fondamentali del gioco perché in ogni momento del giorno (mentre siete a lavoro) o della notte (mentre dormite) qualcuno potrà rubare le vostre risorse.
Un altro aspetto importante del gioco è il fatto che si possano creare alleanze fra giocatori e soprattutto nelle prime settimane di gioco ci farà dormire più tranquilli il sapere di essere alleati con i nostri vicini. Una volta creato un esercito decente non ci resta che razziare i più deboli ma non dimentichiamoci di vendicarci contro quei giocatori che ci hanno attaccato mentre eravamo ancora senza difese.
Si possono chiedere aiuti agli amici alleati che provvederanno con truppe da difesa o con risorse per creare altri soldati e perché no, organizzare tutti insieme una guerra contro alleanze rivali.
Travian non è solo riguardo alla guerra, le risorse si possono anche scambiare al mercato ed essendo furbi e pazienti ci si può arricchire vendendo risorse ad un prezzo a noi favorevole.
E’ un complicato intreccio di guerre, economia, alleanze dove tutti sono contro tutti e si arriva perfino ad infiltrare dei traditori nelle alleanze rivali per avere la supremazia.
Il vero scopo del gioco (che comunque non tutti inseguono) è quello di costruire una meraviglia e per fare ciò un giocatore ha bisogno dei piani di costruzione custoditi in villaggi controllati dal computer. L’alleanza che per prima riuscirà a costruire tale meraviglia vince e il gioco finisce.
E’ molto più facile scriverlo che farlo visto che tutti gli altri giocatori cercheranno di ostacolare in ogni modo l’alleanza per non far finire il gioco.
“Trovo che travian si possa davvero equiparare ad una droga, ci penserete sempre e sarete preoccupati che le vostre truppe abbiano sufficiente grano per la notte.”
E’ questa una delle frasi che si leggono nei forum specializzati. Le avvertenze dagli psicologi non mancano, si dice che il gioco on line non permette di sviluppare la creatività in quanto è spesso fatto di ripetizioni di movimenti meccanici che richiedono ben poco estro. Come molti altri, travian è un gioco che richiede molto tempo e pazienza, molti giocatori attaccano di notte rinunciando al sonno per giocare. Non sarà certo marketingarena a praticare moralismi sui giochi on line, siamo tutti ragazzi e a tutti piace giocare, siamo però un pò preoccupati per chi rinuncia alla classica birra con gli amici per concentrarsi su risorse e magazzini.. buon gioco quindi, ma godiamoci la vita!