HomeBlogContent MarketingInternet e la qualità percepita

Internet e la qualità percepita

Giorgio risponde con un ottimo post al nostro articolo sul caso da lui citato di Nerone e i prezzi “abbruciati”, ho fatto un commento che è quasi un post e che in parte va oltre, mi permetto quindi di riportarlo.

Ottimo post Giorgio, davvero. Non dobbiamo però fare l’errore, io per primo, di essere “social media centrici”. La stessa compagnia telefonica che tu citi è probabilmente una di quelle che utilizza il direct marketing per chiamarmi a casa alle 20.30 e propormi di cambiare operatore, non ci sto. Preferisco il loro brand inzozzato di sterco su un 6×3 mentre guido piuttosto che essere disturbato in un momento di intimità (come la cena in famiglia). E poco importa se il marketing e la comunicazione sono in uffici diversi, ma la realtà è che il mobilificio ha fatto male quello che molti altri fanno meglio, o meglio riescono a far passare in sordina. Barilla ad esempio ha ottime iniziative social ma la realtà è che l’interruption marketing è l’ariete che apre brecce nelle barriere percettive dei consumatori (chi non vorrebbe un mulino oggi?? e poi arriviamo “noi del social” a spargere fiori, ed è giusto che sia cosi per tanti motivi, perchè non tutti accedono al web, perchè ci sono abitudini e convenzioni etc.. Il mobilificio sbaglia, sia ben chiaro. Ma si parla a mio avviso di vero invertising quando si ha un cambio di mentalità nelle persone che guidano le aziende, e quindi nelle aziende. Cambiare in comunicazione è più difficile che cambiare on line, perchè ci si gioca di più, e perchè questi investimenti ancora oggi muovono il sell out e lo scaffale più di quanto lo facciamo noi, dobbiamo farcene una ragione. Oggi ero da un importante operatore b2b nel food che mi diceva che i grandissimi player muovono l’80/90% dei propri budget con le promozioni, non con i valori. Le persone sono ancora “figlie” del grande scoop. E questo non vuol dire che noi non possiamo o non dobbiamo cambiare le cose ma resto dell’idea che in parte ancora Nerone ce lo meritiamo.

Io lavoro molto con wordpress e le customizzazioni dello stesso, col seo etc.. credimi i clienti PMI (che muovono economicamente il paese) vogliono ancora la loro foto che gira sul sito, e non c’è verso di fargli capire l’usabilità, l’architettura etc.. è bello e relativamente facile poter operare con i grandi player (hanno altre difficoltà, ci lavoro anche io) ma io mi scontro ogni giorno con chi prende decisioni sulla qualità percepita che è ben diversa dalla qualità reale, noi dobbiamo senza dubbio combattere una battaglia per la qualità ma è una battaglia che passa anche per un lavoro culturale sulle persone e non solo ed esclusivamente per la demonizzazione delle aziende.

Detto questo abbruciamo i prezzi non si può vedere 🙂

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.