Google lancia una nuova applicazione: Google News Badges per i lettori delle News. I badges ricordano quelli di Foursquare sia nei temi che nella configurazione.
Ogni lettore delle Google News potrà accedere a medaglie di bronzo, argento e oro a seconda del numero di notizie lette e quindi dell’interesse dimostrato per le diverse categorie in cui Google raggruppa le sue news (Sport, attualità, scienza, tecnologia…).
Sarà possibile condividere il proprio “News score” su diversi social da Facebook a Twitter (ed è prevedibile che questo sarà possibile a breve anche su Google Plus), permettendo agli altri di vedere quali sono gli argomenti di nostro interesse e iniziando conversazioni con altri utenti che seguano le nostre stesse notizie.
Partendo dal presupposto che sicuramente si tratta di una tattica che permetterà a Google di aumentare la popolarità del proprio aggregatore di notizie, i risultati che questa applicazione potrebbe comportare risultano interessanti anche dal punto di vista sociale.
Mi riferisco in particolare al fatto che la discussione su politica, cronaca, economia, ecc. potrebbe trovare il proprio spazio online, in un ambiente che ricrei quelle condizioni di condivisione e confronto che erano proprie in altri tempi di piazze, circoli o sedi di partito.
D’altro lato è vero che già adesso è possibile condividere le notizie lette dai giornali o da Google News sui social e allo stesso tempo tutti gli articoli riservano uno spazio dedicato ai commenti o alla discussione fra utenti, quindi che differenza potrebbe apportare quest’applicazione?
1. L’aspetto ludico legato all’accumulare punteggio e ottenere badges potrebbe stimolare gli utenti alla lettura e portare a nuovi sviluppi inaspettati dell’applicazione.
2. L’evoluzione del “newsquare” e di Foursquare potrebbe portare ad una collaborazione tra le due e creare una nuova forma di storytelling in cui gli utenti creano contenuti e li condividono.
(Poniamo il caso delle reti civiche in cui l’utente potrebbe pubblicare una notizia utile e fare un check in del luogo in cui si trova, fornendo un’informazione completa agli altri utenti-cittadini).
Il futuro si appresta a diventare una lotta a suon di badges? Il riconoscimento virtuale non e’ la tappa ulteriore verso la virtualizzazione delle relazioni sociali?
Sicuramente potremmo prospettare l’avvento di una epoca di badge economy in cui anche le grandi imprese conquisteranno il loro spazio offrendo medaglie ai propri clienti in base alla loro fidelizzazione al brand.
Poniamo il caso di una geniale (a mio avviso) proposta Foursquare: il Super Bowl attira l’attenzione di milioni di sportivi e Foursquare decide di creare un badge apposito che permetterà agli utenti di segnalare qual è il loro team e di condividere la loro posizione mentre stanno seguendo la partita (diretta televisiva vs coloro che assistono di persona all’evento). In camio dei loro check in gli utenti ricevono uno sconto del 20% in un negozio che vende gadgets che hanno per tema le squadre del Super Bowl.
Facendo un passo ulteriore potremmo immaginare che creare badges appositi per diversi eventi potrebbe diventare un’ottima via per creare non solo un maggiore coinvolgimento nei partecipanti, ma anche un potentissimo word of mouth che prolunghi nel tempo la memorabilita’ dell’evento.
Sul blog di Google, la compagnia di Mountain View, annuncia che per adesso sono stati resi disponbili “solo” 500 budges, ma che il servizio passerà ad una seconda fase di evoluzione qualora risulti apprezzato dagli utenti… forse non siamo così sicuri che tutti abbiano voglia di condividere le proprie letture?