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Ambush marketing: come farsi vedere a spese degli altri


Una pratica per mezzo della quale un’impresa, spesso un concorrente dello sponsor, si propone al pubblico di un particolare avvenimento con una serie di metodi di per sé legittimi, con lo scopo di indirizzare verso di sé l’attenzione del pubblico stesso a discapito dell’effettivo sponsor.






Principali azioni di ambush marketing:
· La sponsorizzazione di trasmissioni mediatiche relative all’evento
· La sponsorizzazione di una parte dell’evento
· L’acquisto di spazi pubblicitari precedenti o successivi alla trasmissione dell’evento
· La realizzazione di campagne pubblicitarie durante l’evento
· Lo svolgimento di attività promozionali vicino alla sede dell’evento

Ma vediamo qualche esempio…
Ogni anno, Red Bull organizza un evento chiamato Red Bull Flugtag che consiste nella costruzione di macchine volanti, supportate nella loro performance dal pubblico presente con urla e frasi di incoraggiamento. All’ultimo evento realizzato in Portogallo si sono contati ben 50000 visitatori. Un’occasione ghiotta, molto ghiotta per farsi vedere…così una nota emittente televisiva ha ben pensato di sfruttarla: Fox Channel si è infiltrata nell’evento ed ha fornito al pubblico presente un megafono con cui supportare la loro auto preferita. Una strategia efficace e davvero low cost, ideata dall’agenzia di guerrilla Torke Stunt.
Questa volta dunque Red Bull non era la sola a farsi pubblicità. Dite che se la sarà presa? In fondo, grazie a Fox Channel, il wom generato ha coinvolto anche lei…

Da questo blog ho appreso la notizia che la Fifa, in occasione dei recenti Campionati del Mondo, ha dovuto agire contro più di 1000 fan Olandesi che sono arrivati allo stadio indossando vestiti “brandizzati” che promuovevano un’azienda di birra olandese. Non potendo entrare allo stadio (lo sponsor era Budweiser!), hanno dovuto togliersi i vestiti, rimanendo a guardare la partita in mutande!!!! (per approfondimenti visitare anche http://www.soccernet.espn.go.com/)
Non è comunque la prima volta che i furbetti olandesi tentano la strada dell’ambush marketing…durante i campionati europei del 2004, centinaia di fan furono costretti a rimuovere dei giganteschi cappelli con la scritta Heineken!
Infine, in questo blog , ho potuto leggere le preoccupazioni dei Neozelandesi per le possibili azioni di ambush marketing durante la coppa del mondo di rugby del 2011, e della necessità di promulgare nuove leggi per proteggere i grandi eventi.
Posto anche un’ulteriore definizione del fenomeno: “the strategic placement of marketing material and promotions at events that will attract consumer and media attention”. Purtroppo, continua l’articolo, ci sono ormai numerosi metodi per praticare questo tipo di marketing che sfuggono al controllo, sia legale, sia degli organizzatori di eventi, di conseguenza, l’allerta rimane elevata.

Filippo Minelli per marketingarena

 
 
 
 

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