Quali sono le nuove frontiere dell’advertising? Assistiamo oggi a nuove forme di comunicazione pubblicitaria, sempre più spesso non-convenzionali, legate alla creatività e all’estetica. La pubblicità deve stupire – si dice – e sempre più spesso oggi si lega al territorio, alle città e al loro arredo urbano. Inoltre, sembra che l’efficacia del messaggio sia ormai legata all’uso delle tecnologie, e non più ai tradizionali mezzi di massa.
Il caso che vorrei portare come esempio viene dal Giappone: una delle ultime “scoperte” si chiama “Escalator handrail advertising”, e consiste nell’applicare degli adesivi pubblicitari nei corrimano delle scale-mobili nelle stazioni. Già così potrebbe sembrare una trovata interessante: è stato calcolato, infatti, che il tempo di esposizione è di circa 30 secondi (cioè la durata del tragitto in scala-mobile), di conseguenza, come riporta anche la Aap! , i vantaggi per un advertiser sono:
· Opportunità di catturare l’attenzione del pubblico attraverso una nuova forma di comunicazione
· Alta frequenza ed esposizione al messaggio
· Metodo innovativo per superare le “barriere psicologiche” alla comunicazione di massa
I vantaggi estetici per le stazioni ci sono, così come l’utilizzo di strutture precedentemente “improduttive” che vengono sfruttate a scopi commerciali. E, considerato che dal 70% al 90% delle persone utilizza le scale mobili, il successo sembra garantito!
Ma la tecnologia cosa c’entra in tutto questo?
Semplice. Basta usare il cellulare per fotografare il codice dell’oggetto. Un software pre-caricato legge il codice e automaticamente ritorna all’utente maggiori informazioni sul prodotto, il sito internet del negozio o la piantina per raggiungere il punto vendita. Una volta entrato nel sito, il consumatore verrà invitato a registrarsi per avere ulteriori messaggi promozionali, informazioni o altre comunicazioni interattive.
A mio avviso, questo tipo di advertising, sfrutta a pieno le potenzialità della tecnologia, e sembra inoltre essere molto meno invasivo dei tradizionali messaggi. Sembra inoltre che si possano perfettamente coniugare l’estetica e la tecnologia. Sarà il futuro? Che ne pensate?
Filippo Minelli per marketingarena
Fonti: