
L’aspetto che vorrei trattare in questo post, infatti, riguarda la promozione di un video (o di un altro contenuto) online. Di seguito proverò a riassumere gli strumenti da me utilizzati, le criticità e i problemi riscontrati.
I risultati della mia promozione del video sono stati: 550 voti (che vanno da 1 a 5) in 11 giorni. piazzamento finale: 20esimo. (il primo posto si conquistava con circa 1300 voti).
Strumenti utilizzati:
Passaparola personale: intorno al 60% dei voti ricevuti
Community zooppa: circa il 30% dei voti ricevuti grazie anche al commento lasciato sul video degli altri.
Spam mail ai miei contatti: tasso di risposta: circa 10%. Voti/risposte: 100%
Yahoo answers: 8 domande (topic vario, tutte con link al video). 29 risposte totali. Voti effettivi N/A. 2 segnalazioni per spam/domanda irregolare.
Forum animali: 4 domande, 20 risposte, voti N/A
Forum Hattrick: 2 domande, 3 risposte, 0 voti.
Newsgroup libero e Virgilio: 4 domande, 2 risposte, 0 voti
Blog ma: un post con link al video per 3 giorni. 1 commento. Voti: N/A
Oknotizie: segnalazione articolo di marketingarena: 5 voti sulla notizia, 1 commento.
Messaggio personale sul mio profilo di Skype: 23 contatti di cui 9 già contattati personalmente. Voti effettivi: N/A
Possibilità non sfruttate:
La creazione di un blog ad hoc che promuovesse il sito: problemi di tempo!
Wiki e altri strumenti 2.0: scarsità dei contenuti da promuovere (1 solo video) e mancanza di tempo per promuoverlo
altri forum/newsgroup: mancanza di tempo e scarsità di contenuti da promuovere
Problemi riscontrati:
nel lungo periodo, scarsa controllabilità e affidabilità delle piattaforme di social networking e user generated content, sia a livello di contenuti (discutibilità di alcuni video che si sono piazzati bene in classifica) che a livello di sicurezza (ad esempio creazione account falsi), dovuta anche – a mio avviso – dalla possibilità di vincere premi in denaro.
quale lezione di marketing è possibile ricavare da tutto ciò?
pianificare il pianificabile: sembra una frase banalissima, e invece è necessario – anche per campagne di marketing virale online, pianificare gli strumenti e le vie percorribili inizialmente, nonché l’investimento iniziale in termini di risorse e tempi. Appare chiaro che – data la vastità della rete – non si può controllare tutto, ma soprattutto nelle fasi iniziali della campagna sarebbe opportuno partire con un piano già formalizzato.
il tempo: come per ogni altra attività di marketing, anche per l’online e per il virale il tempo gioca un ruolo di primaria importanza: è evidente che la diffusione e la promozione richiedono un certo tempo, ma devono altresì essere sostenuti a pieno ritmo soprattutto una volta passata la soglia “della novità e della curiosità iniziale”. È possibile infatti ipotizzare una soglia dopo la quale l’idea virus perde di importanza e di significato, e richiede necessariamente alcuni attività di supporto per non andare a costituire solamente un costo per chi la promuove.
esistono delle ”barriere alla viralità”, ad esempio la percezione dello spam, oppure l’assenza di dialogo nei forum, e ancora la mancanza di valore di scambio nell’attività di promozione che rendono difficili le fasi iniziali della campagna. Bisogna quindi necessariamente pensare a qualche promozione o incentivo iniziale per fidelizzare una massa critica in grado di costituire la base sia della diffusione virale, che di un piccolo ritorno. Pensiamo infatti – nel mio caso – alla registrazione obbligatoria per il voto sul sito: questa, se non vista come opportunità da sfruttare, costituisce motivo di “scoraggiamento” e di non partecipazione.
fornire contenuti: al di là di tutto, credo che il mio video non fosse il migliore in assoluto, e quindi è importante capire che dietro una promozione di successo ci sono dei contenuti di successo, è il cosiddetto problema della “promessa vuota di marketing”.
predisporre adeguati strumenti di controllo: è necessario capire, sia durante che al termine della promozione, quali risultati si sono raggiunti e come. Nel mio caso – ma anche in molti altri, risulta difficile capire chi e come abbia aderito alla promozione, poiché si utilizzano strumenti “open” che non permettono un controllo totale da parte dell’utente delle statistiche di accesso e utilizzo. (ad esempio non posso essere certo del tasso di voto da parte di chi ha visto l’annuncio sul forum) o comunque ciò richiede un attività ad hoc e costante.
Alla luce delle mie considerazioni, mi piacerebbe sapere il vostro punto di vista sull’argomento e la possibilità di offrire soluzioni alternative…
Filippo Minelli