Passiamo ora ai contenuti. Beppe Grillo ha spinto tale mobilitazione per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente: allora il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi, politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day vuole allora essere un giorno di informazione e di partecipazione popolare in cui potrà emergere la partecipazione democratica dal basso che da molto tempo ha taciuto convinta che ci sia poco da fare per cambiare un sistema politico in cui la vincono le lobby.
Tre sono i punti caldi su cui viene chiesto di ragionare:
- E’ giusto che un cittadino italiano possa candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo o secondo grado e in attesa di giudizio finale?
- E’ giusto protrarre l’eleggibilità al Parlamento a più di due legislature?
- E’ giusto che non ci sia preferenza diretta per l’elezione dei parlamentari?
Marketingarena non fa politica e ci tiene a dichiarare che il movimento non è né di destra, né di sinistra e né di centro, ma vuole soltanto raccogliere il malcontento verso la casta che ci guida. Cosa ancor più notevole per noi markettari è il fatto che una mobilitazione così vasta da superare addirittura i confini nazionali è riuscita a crescere a dismisura grazie alla rete internet e all’ormai famoso effetto virale essendo totalmente snobbata da tv e giornali.
Qualche riflessione pare utile: se nessuno ne ha parlato vuol dire che allora un tale movimento impaurisce qualcuno e che, cosa ancora più importante, la vera informazione non è più data (o non soltanto data) da stampa e tv. Non me ne si voglia ma ho pensato al popolo cinese che si sta finalmente nutrendo di informazioni “vietate” grazie a internet.
Forse per il solo fatto che qualcuno ha cercato di metterla a tacere, merita un’adesione.
Ilaria Paparella