Quest’anno la Maker Faire di Roma, che si è svolta dal 3 al 5 ottobre come evento conclusivo dell’Innovation Week, ha registrato numeri da record, con oltre 90 mila visitatori da tutto il mondo, accorsi a vedere le ultime diavolerie degli innovatori del terzo millennio, i makers, ma non solo: questa edizione infatti è stata ricca di workshop e momenti formativi, con 120 workshop di un’ora e mezza e ben 360 laboratori per bambini, allestiti nell’area kids, dove 15 mila bambini hanno potuto sperimentare e costruire. Sono stati 3 giorni intensissimi, ricchi di dibattiti, idee e innovazione, con innumerevoli spunti per portare avanti la cosiddetta “rivoluzione dei makers”.
Riassumere l’intero evento e dare il giusto spazio ad ogni iniziativa sarebbe impossibile, perciò abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sui “VIP” di questi giorni, cioè le persone, aziende e organizzazioni che più hanno fatto parlare di sé durante la manifestazione. Per fare ciò, oltre alle “voci da fiera”, abbiamo ascoltato i social, grazie al tool di Talkwalker, con un occhio particolare a Twitter, vero protagonista dell’evento e luogo in cui ogni partecipante ha condiviso le proprie considerazioni e contribuito ad animare il dibattito attorno ai temi trattati.
Ed ecco qui la nostra classifica:
1. Riccardo Luna
È stato il protagonista indiscusso della Maker Faire Rome in quanto curatore dell’intera manifestazione. Ha iniziato col botto il 2 ottobre con Let’s Make! (A Better World), l’Opening Conference che si è tenuta dalle 9.30 alle 17.30 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, che ha visto come speakers molti dei protagonisti della terza rivoluzione industriale, che sta per sempre cambiando il mondo in cui viviamo, produciamo e consumiamo. Il dibattito ha spaziato dalle nuove frontiere della stampa 3D, come la stampa di parti anatomiche o di cibo, alle questioni legate alle riforme e agli Stati che devono sostenere l’innovazione e questa “rivoluzione senza permesso”. Riccardo Luna è stato una presenza costante anche nei giorni successivi, mediando numerose conferenze quali “20 Under 20”, “Innofare”, ecc.
2. Massimo Banzi e Arduino
Indubbiamente tutto il tema dell’Open software/hardware e dell’Internet of Thing (IoT) è stato ampiamente dibattuto durante la fiera, e ha trovato espressione in innumerevoli prodotti e invenzioni, primo fra tutti l’Arduino, l’hardware opensource per eccellenza inventato da Massimo Banzi. Proprio lui è stato citato in centinaia di tweet e ha avuto grande riscontro nei diversi speech che ha tenuto, soprattutto quello all’Opening Conference, in cui ha presentato la nuova stampante 3D realizzata con Arduino. Anche il nuovo Arduino 3, presentato sempre da Massimo Banzi il 4 ottobre, ha fatto molto discutere sui social, così come gli eventi e laboratori organizzati per bambini e scuole con l’obiettivo di farli avvicinare a questo mondo e di farli sperimentare. Secondo l’inventore di Arduino il futuro dell’Internet of Things saranno le nostre case, aziende, scuole e auto collegate con noi, in un mondo in cui l’opensource sarà la vera rivoluzione.
3. CNA Next e Innofare
Si è parlato molto anche del quinto festival dell’intelligenza collettiva organizzato dai giovani imprenditori del CNA, che quest’anno è stato nominato Innofare, per la voglia di coniugare l’innovazione con il saper fare delle nostre piccole imprese artigiane. L’obiettivo era quello di creare una task-force che per due giorni ragionasse su come “cambiare le cose”, con focus particolare sul digitale. Dopo aver sentito il parere di molti esperti, sono stati formati 9 tavoli di lavoro, ognuno dei quali era tenuto a ragionare sui temi cardini sui quali fondare questo cambiamento. Al termine di questi due giorni intensissimi, sono state presentate le conclusioni di questi lavori, ognuna delle quali ha alimentato un sano e costruttivo dibattito sul futuro del nostro artigianato.
4. I Fablab
Alla Maker Faire potevano mai mancare i Fablab? No, infatti. Di loro si è molto discusso soprattutto alla Make in Italy, la mostra ospitata dalla Maker Faire che presenta 50 anni di innovazioni italiane, dal primo computer P101 alla prima auto stampata in 3D, per ispirare altre innovazioni future, in cui l’Italia può e deve essere protagonista. I Fablab per molti possono essere il terreno fertile in cui far nascere queste innovazioni, che devono arrivare soprattutto dai giovani studenti italiani, invitati proprio dal Ministero dell’Istruzione e dal MIUR a creare nuovi progetti, che verranno selezionati e prototipati grazie alla rete Fablab per poi essere esposti alla Maker Faire Rome 2015.
5. Microsoft
Un po’ a sorpresa arriva anche il colosso dei computer americano, che apre ai maker e cavalca l’onda di questo fenomeno lanciando una nuova generazione di strumenti dedicata agli sviluppatori, proprio nel corso della Maker Faire Rome. “Come adesso tutti sono alle prese con lo sviluppo e creazione delle app per gli smartphone, allo stesso modo tra non molto tutti costruiranno da soli piccoli dispositivi”, esordisce così Pranish Kumar, Principal Group Program Manager, Internet of Things Experiences, di Microsoft. L’obiettivo è quello di unire il potere del software Windows con quello dell’hardware Arduino, grazie alla piattaforma Intel Galileo, che dà la possibilità a chiunque voglia di costruire dispositivi connessi, compiendo un importante passo nello sconfinato mondo dell’Internet of Things.