Si è svolto la settimana scorsa l’Automotive Dealer Day, per chi non lo conoscesse, uno dei più importanti eventi europei per opinion leader e decision maker del settore automotive in cui i vari attori della filiera (case automobilistiche, concessionari e le altre aziende coinvolte) trovano uno spazio informativo e strategico in cui incontrarsi.
Relatori di spessore, hanno tenuto conferenze e workshop, strutturati nel corso della giornata in modo che i partecipanti potessero scegliere il percorso più adatto al proprio profilo professionale.
I più di 4000 dealer ed operatori presenti sono stati prima di tutto raggiunti da una consistente spinta motivazionale a considerare la crisi che pervade il settore auto come un’opportunità, fornendo utili spunti a sviluppare strategie innovative per uscire vincenti da quello che è stato considerato più volte un lungo tunnel.
Il percorso che ho scelto era incentrato soprattutto sul marketing e i servizi legati ai dealer. Se dovessi riassumere la mia esperienza in tre parole probabilmente sarebbero: mobile, lead e service.
Mobile
Dando per scontata la necessaria presenza sul web e sui social network, ormai si sta passando all’attenzione e all’implementazione del mobile, che permette ai dealer di localizzare e raggiungere i clienti in modo più immediato e breve.
Parola d’ordine: esserci.
Lead
Lead è certamente uno dei punti chiave: i contatti sono fondamentali, non vanno persi, ma bisogna mettere in atto tutti i mezzi necessari per convertire questi lead in azioni concrete, cercando di ampliare le proprie vedute e rinnovare modo di vendere e quindi l’esperienza di vendita per il cliente che continua ad essere per buona parte emozionale.
Service
Infine il service per indicare l’importanza di attivare ed accrescere anche i servizi collegati alla vendita auto, quindi il post vendita e i settori come l’usato che potrebbero fornire ampi margini di guadagno ai concessionari.
Ho trovato vincente la forma dei fast workshop, brevi “tavole rotonde” cui hanno partecipato al massimo una ventina di persone insieme al relatore; della turata di 20 minuti, informali, coinvolgenti e brevi hanno dato degli spunti interessanti e facilmente memorizzabili.
Vincenti anche le scelte di presentare esperienze internazionali come gli interventi di rappresentanti del mondo auto cinesi e brasiliani, e soprattutto prospettive intersettoriali a mio parere molto utili, come quelle di Ennio Doris ed Oliviero Toscani.
Organizzazione impeccabile per Quintegia, unica nota stonata a mio parere il non essere riusciti (forse per scelta) a predisporre un’app dell’Add anche per Android, al momento disponibile solo per ios6, e la scelta di non fornire gratuitamente l’accesso a internet libero e con wifi ma solo a pagamento o presso i punti dedicati presenti.
Immagine: Quintegia