Anche per quest’anno le luci dei riflettori del Teatro Sociale di Rovigo si spengono su TEDx lasciando la platea in un turbine di emozioni e ricordi piacevoli. Dietro il sipario, insieme a Luigi Marangoni che ha introdotto le conferenze sul tappeto rosso, gli speakers che uno dopo l’altro hanno calpestato quel tappeto per raccontare le proprie storie e lanciare un messaggio.
Gianluca Gotto, che ha fatto del viaggio il suo stile di vita e della scrittura la sua professione. Ha regalato al pubblico 3 consigli per essere felici: trasformare la propria passione in un lavoro, rischiare ed essere “artigiani” del proprio tempo.
Tiziana Monterisi ha insegnato come da un materiale semplice e povero come il riso può nascere un’idea rivoluzionaria, che può cambiare per sempre l’impatto dell’edilizia nei confronti dell’ambiente: “A Biella ho capito che il riso era la risposta che cercavo, tutto ciò che non è il chicco è materia prima rinnovabile, paglia che può costruire case perfettamente sane e resistenti”.
Leonardo Mendolicchio ha toccato un tema delicatissimo come quello dei disturbi del comportamento alimentare con una leggerezza quasi inaspettata, e ha salutato i presenti con un consiglio prezioso: nutritevi delle cose belle, come la compagnia di chi amate, e smetterete di preoccuparvi della bilancia.
Lucia Berdini ha parlato di gioco e di lavoro, due temi apparentemente distanti ma in realtà molto vicini: “C’è bisogno di integrare il divertimento nelle ore lavorative, perché la positività è un vero vantaggio competitivo”.
E ancora, Mauro Mandrioli ha accompagnato il pubblico nel mondo delle scienze illustrando un argomento tecnico e complesso, con un linguaggio alla portata di tutti. Ha raccontato come, in passato, l’uomo si sia servito del genoma per la “domesticazione” delle piante in modo del tutto inconsapevole.
Sempre di scienza si è parlato anche con Riccardo Ciolfi che ha spiegato come studiare il cielo permetta di uscire dai propri limiti, porsi nuove domande e vedere le cose sotto un’altra prospettiva.
Giorgio Vacchiano, invece, ha parlato di alberi che sono sopravvissuti, per secoli, e si sono adattati a cambiamenti drastici del clima ma hanno dovuto soccombere alla forza distruttiva dell’uomo.
Sara Bergamaschi, Chiara Grasso e Stefano Stranges con i loro Talks hanno chiuso l’evento e aperto gli occhi del pubblico sul tema della diversità: tra donne e uomini, che spesso lascia adito a tremende ingiustizie, tra la psiche animale e quella umana, e tra la nostra parte di mondo e quelle meno fortunate.
Manca qualcuno? Tommaso Giacchelin, che ha portato sul palco un tema che a noi di Marketing Arena sta molto a cuore, quello dell’innovazione, in questo caso applicata al settore automotive, e ha presentato la sua visione di mobilità del futuro che potrà forse risolvere il problema del traffico nelle città.
Gli abbiamo fatto qualche domanda prima che solcasse il palco di TEDx!
Ciao Tommaso, sei qui per parlarci di mobilità quindi la domanda sorge spontanea: come sarà secondo te la mobilità del futuro? E come le aziende possono tramutare il cambiamento in corso da una minaccia ad un’occasione per allargare il proprio business?
I due principali driver dell’automazione al momento sono i veicoli elettrici e i veicoli a guida autonoma. In un futuro più o meno prossimo entrambe le tecnologie saranno sicuramente presenti sulle nostre strade. Ciò nonostante, i problemi che esistono oggi legati alla mobilità negli spazi cittadini, il traffico in primis, non verranno risolti da queste soluzioni, purché d’avanguardia. Per questo abbiamo creato un mezzo di trasporto innovativo, modulare e pubblico che intende superare una volta per tutte il dramma delle code in città.
Le aziende, dal canto loro, dovrebbero imparare aprirsi all’innovazione e al cambiamento per sfruttarli in maniera intelligente: non limitarsi ad applicare una nuova tecnologia ad un sistema sorpassato, come ad esempio mettere la guida autonoma a dei veicoli diesel, ma creare un nuovo sistema di attori che interagiscano insieme in maniera sinergica.
Il tema di TEDxRovigo quest’anno sarà “Passengers”: quando sei stato “passeggero” nella tua vita, ovviamente in senso metaforico?
Mi sento passeggero del mio progetto imprenditoriale che mi ha guidato dai banchi dell’università e dalla mia tesi di laurea, fino a Dubai dove ho potuto presentarlo allo sceicco che ne è stato entusiasta e ne ha richiesto dei prototipi a dimensione reale. Presto i nostri veicoli modulari viaggeranno anche per le strade di Padova è questo per me è motivo di soddisfazione e di orgoglio.
E voi di cosa siete passeggeri? Ci vediamo al prossimo TEDx Rovigo!
