Leggo con interesse l’articolo di Social Media Examiner “30 social media predictions from 30 social media pros” e provo di conseguenza un esercizio di sintesi per estrarre da questi interessanti ma puntiformi trends pochi e definiti megatrends che ci aiutino a capire dove andranno domani i media sociali, e di conseguenza le persone, aziende, i bloggers etc.. Voglio insomma capire “di che morte dovremo morire”. Per farlo provo a classificare i 30 trends riportati in 5 grandi aree che ho autonomamente individuato, a mio carico quindi qualsiasi inesattezza e l’arbitrarietà della classificazione stessa. Proviamoci:
Definitiva maturità del mezzo
- trend 1: Marketers will have more tools to stimulate conversation
- trend 3: Social media will become mainstream
- trend 5: People will demand more from social media
- trend 6: Social media will no longer be something the “cool kids” are doing
- trend 9: Social media will expand through creativity, diversification and content
- trend 10: Internet noise will reach rock-concert levels
- trend 14: There will be a shakeout in second-tier social media platforms
- trend 18: Curation tools will become the primary way people use social media
- trend 29: More collaboration between social media players
Sarà probabilmente l’anno della definitiva consacrazione dei media sociali anche a livello commerciale. Ci interessa poco il fatto che i telegiornali vadano parlando di Facebook, il tipping point arriva nel momento in cui le aziende si convincono che è necessario investire denaro su queste nuove possibilità di comunicazione. Sembra che ci siamo. Un altro tema forte è probabilmente quello dei “curation tools” o piattaforme di integrazione e aggregazione, concetti che richiederanno anche uno sforzo infrastrutturale non banale per definire le metriche con cui stabilire chi merita i primi posti nel nostro wall o feedreader, ecco quindi rientrare di gran carriera in gioco i concetti di PersonalRank e TrustRank. Il dato da portare a casa comunque è, a mio avviso, che “social media will become mainstream“, abbandonando ogni forma di geek e nerd “thing” per divenire media a tutti gli effetti.
Presa di coscienza concreta da parte delle imprese e relativi investimenti
- trend 2: More companies will invest in social media
- trend 13: Small businesses will stand a better chance of competing with the bigger names
- trend 19: 2011 will be a year of listening, courage and enabling
- trend 22: Brands will use more one-on-one communication on social media
- trend 23: The social media industry will “reboot.”
- trend 24: Expect to see more traction, innovation and spending in group buying in 2011
I trend confermano gli investimenti crescenti da parte delle imprese e una positiva coda di opportunità per le PMI, in Italia la situazione è probabilmente “indietro di un anno (almeno)” per cui la dimensione di opportunità è ancora molto forte. Questo dato si evince ad esempio dal CPC medio delle campagne adwords che all’estero è molto più elevato. Il concetto da portare a casa “this dynamic will cause brands that communicate like normal people (instead of infomercials) to rise above the babble and get noticed because they will be so rare“.
Integrazione con le leve del web marketing
- trend 8: Social communication skills will get better
- trend 12: Social media will become more cross-functional
- trend 15: 2011 will be the breakout year for social search
- trend 16: Content marketing will drive social media forward
- trend 17: Social media will have an ever-larger impact in the search engine rankings
Due anni fa o tre, la potenza dei social media veniva utilizzata per il supporto ad altre leve di marketing. La social search ad esempio appariva come la più innovativa delle idee, probabilmente anche a causa del fatto che molti dei professionisti che hanno approcciato il social hanno un passato da seo o sem. Oggi l’approccio è un po’ differente, sono i motori di ricerca ad essere “chiamati a prendere atto” della potenza del social networking, tanto che “Visitors should be encouraged to share across social media channels, especially as this sharing starts to play a more important role in the search engine rankings“. Rimarrà invece (probabilmente) forte il ruolo del content marketing visto che le aziende dovranno “sembrare più umane possibile” ma vista la complessità e la quantità degli strumenti chiamati in causa credo che il ruolo di consulenti e agenzie sarà ancora importante. Si assisterà quindi alla dicotomia tra la necessità di fare scala nella produzione di contenuti e la gestione umana dei profili aziendali. Dove umana non vuol dire solo “manuale vs automatica” ma anche “gestione ad opera di una persona che conosce o interpreta al meglio le dinamiche aziendali”, ecco quindi che un social media specialist o copywriter che gestisce 10 account aziendali “potrebbe non essere il top”.
Misurabilità
- trend 11: Social media will become targetable
- trend 20: Influence will be measured by follower and fan engagement
- trend 21: Personal authenticity will become increasingly important
- trend 26: Social media marketers will get the value—and necessity—of relying on direct-response tactics
- trend 27: Social media measurements will become visual
Lo “shift” nella presentazione dei dati “As social media strategists explain the measurement aspect, the shift from data tables to visual statements will begin. Rather than Excel sheets, expect PowerPoint presentations to visually tell the success of one’s social media strategy” corrisponderà probabilmente con una maturazione delle metriche di analisi e finalmente si potranno definire strumenti e tecniche condivise per la valutazione del successo o insuccesso di un’attività sui media sociali che, diciamocelo, rimane ad oggi il punto un po’ più “oscuro” dell’intero business in oggetto.
- trend 4: Quora will leave beta and become a serious player in social networking
- trend 7: Facebook will become a real ecommerce platform
- trend 25: In 2011, we’ll see a further divide between Twitter and Facebook
- trend 28: Deals, specials and discounts will flourish inside of Facebook pages
- trend 30: Facebook will welcome its one billionth member to massive worldwide fanfare
Interessante la visione di Rich Brooks che dice che “This shakeout will leave Facebook, Twitter and LinkedIn as the only viable social media platforms for business. They will continue to steal ideas from each other to where their services overlap and they’ll all become a bit homogeneous, leaving an opportunity for a disruptive technology in 2012” sostentendo sostanzialmente la possibilità di un “nuovo facebook” nel 2012, con player come Quora che usciranno dalla fase beta e la possibilità di nuovi entranti che farà da corollario alla necessità di collaborazione tra i singoli network sociali. Condivisa anche l’opinione che l’integrazione “is the way”, quindi foursquare e gowalla saranno chiamati a collaborare per contrastare facebook places cosi come gli stessi Twitter e Facebook avranno vantaggi dalla collaborazione. Facebook potrà inoltre sfruttare il proprio potere mediatico nei confronti degli altri player (se google detiene la tecnologia di ricerca, facebook “ha in mano” le persone) e nei confronti del proprio pubblico, aprendo ad esempio al commercio elettronico, da segnalare ad esempio il monito “look out, paypal” del trend numero 7.
Che dire? Sembra che il 2011 si avvii ad essere l’anno della consacrazione per i media sociali, un po’ come se gli stessi vivessero un balzo avanzante nel proprio “ciclo di vita”, un momento che chiama tutti a riflettere su tre punti forti:
- Come garantire il miglior servizio alle imprese mantenendo la possibilità di “fare scala“?
- Come portare vantaggi reali agli utenti evitando prosopopeici elogi alla conversazione per poi tentare di piazzare la batteria di pentole?
- Come lavorare su tutti i network necessari mantenendo cubati orari sensati e affrontabili? E come integrare Il Social Media Marketing nel web marketing e marketing aziendale?
Pensiamoci.