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Enterprise 2.0: ecco perché le aziende devono pensare social

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I vantaggi che un’azienda può trarre da un utilizzo pianificato dei Social Media all’interno della propria organizzazione sono notevoli, ma non sempre compresi. Gli strumenti offerti dal web 2.0 possono abbattere le gerarchie favorendo lo scambio di idee e una maggior partecipazione.
Il termine utilizzato per rendere il binomio social – aziende è “Enterprise 2.0”, coniato da Andrew McAfee, professore alla Harvard Business School per indicare “l’uso di piattaforme di social software all’interno delle società o tra le società ed i loro partner e clienti”.

Più precisamente con il termine Enterprise 2.0 ci si riferisce all’impiego di quelle tecnologie che consentono alle persone di un’organizzazione di incontrarsi online e di scambiare informazioni interagendo tra loro.

Nei social network i protagonisti sono le persone che partecipano, condividono e creano contenuti. Partecipazione, condivisione, contributi, tutte cose che i software utilizzati nelle aziende tradizionali non incoraggiano, anzi …
Nelle reti che si instaurano sui social ad essere legati tra loro non sono soltanto i contenuti ma le persone, le cui idee o intuizioni vanno oltre il ruolo che ricoprono all’interno delle aziende, impiegati o dirigenti che siano.

Non conta il meccanismo o il modo, quanto la percezione di essere parte attiva all’interno di una realtà in evoluzione.
I social network introducono in azienda nuovi schemi collaborativi rivoluzionando le strutture preesistenti. Attenuano la percezione negativa della gerarchia, coinvolgendo e rafforzando il senso di appartenenza all’azienda. Generano partecipazione.
Favorire la partecipazione dal basso di tutti i dipendenti motivandoli e coinvolgendoli genera vantaggi in termini di innovazione ed evoluzione. Aprirsi al modello Enterprise 2.0 infatti:

  • Stimola la generazione di idee,
  • Abbatte i costi di mail e telefonate,
  • Semplifica l’accesso alle informazioni,
  • Coinvolge i dipendenti,
  • Riconosce in modo informale la partecipazione e il valore portato da ogni singolo dipendente.

Eppure le aziende italiane che sembrano aver recepito questi vantaggi sono ancora poche, soprattutto in alcuni settori dove l’impostazione tradizionale stenta a farsi da parte.
L’innovazione nasce quasi sempre dallo scambio e dal confronto, quasi mai dall’isolamento.

Alcuni esempi di software

Yammer: è uno strumento di intranet utile, comodo e a costi bassissimi (già nella versione gratuita è un ottimo strumento). Consente di creare un ambiente protetto, in cui ciascuno definisce il suo profilo e comunica agli altri attraverso brevi messaggi di “status”, e se necessario con la possibilità di caricare files e immagini, cosa sta facendo. Ciascuno può condividere su Yammer pensieri, informazioni, avvisi. E tutto quel che è stato scritto rimarrà visibile a tutti, ricercabile per parole chiave e reperibile come riferimento futuro .

Microsoft Sharepoint: consente di condividere informazioni e/o documenti in diversi modi. È possibile creare liste, cartelle condivise e calendari sincronizzati. Più utenti possono collegarsi da posti differenti e visionare o lavorare sullo stesso documento.

salesforce.com è ideale per il marketing ed il servizio clienti. Consente una gestione delle vendite in condivisione ovunque ci si trovi.

Jive propone una intranet completamente basata sulle dinamiche social. Ogni dipendente ha un suo profilo e condivide informazioni, aggiornamenti, progetti e idee con i colleghi.
Le scelte quindi sono diverse. Non si potranno negare ancora a lungo i vantaggi che un’organizzazione social può generare. Viste le dinamiche attuali sarà un passaggio inevitabile. Quanto tempo ci vorrà? Credo che molto dipenda dal settore e dal grado di apertura al cambiamento. Ma sarà solo questione di tempo.

 
 
AUTORE

Cristina Ielo

Specializzata in Social Media e Content Marketing, si occupa di Marketing dal 2011, si occupa di marketing e advertising per un gruppo bancario, in particolare di community management, content marketing e reportistica. Sempre connessa, curiosa e appassionata, segue e studia i continui sviluppi del Digital Marketing. Collabora come autrice con alcuni blog di settore. Techno addicted e sempre alla ricerca di applicazioni innovative da testare ai fini di marketing. Si nutre di libri, musica e immagini.
 
 

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