La notizia è dell’aggiornatissimo Mashable, ma in questo caso non si può dire non fosse nell’aria. E’ passato circa un anno da quando Google ha offerto 6 miliardi di dollari per l’acquisto di Groupon, senza successo. Proprio Mashable aveva già tracciato la nascita di Google Offers che diviene realtà a Portland in questi giorni per poi espandersi a macchia d’olio negli Stati Uniti.
Big G tenta per l’ennesima volta l’entrata in un mercato nuovo e promettente, ricordiamo Buzz e Google Video tra i tanti esperimenti, ce la farà?
Riflessioni
Sono almeno 3 gli spunti di riflessione che lascio:
- Groupon deve tremare più o meno come Foursquare al tempo del lancio di Facebook Places? A mio avviso quindi non troppo. La motivazione è legata alla visione con cui player che fanno dell’altro (come Facebook e Google) entrano in mercati molto caratterizzati (come quelli di Groupon e Foursquare), l’aspetto ludico sostenuto dal brand che questi ultimi hanno maturato non sarà spazzato via da un player tecnologico “generalista”
- Google potrebbe lavorare all’integrazione dei propri deals con i vari CheckOut e Wallet, puntando sull’usabilità e totale mobilità dei coupon, di cui probabilmente non sarà più necessaria la stampa
- Si conferma la presenza di un’economia dei cloni, un sistema in cui un nuovo attore innova mediante modelli di business tech based che a breve vengono ricalcati da competitor emergenti e grandi player che sbarcano in questi mercati. D’altra parte uno dei modi più classici per fare start up è proprio quello di clonare realtà esistenti, seppur ancora first mover
Quello che colpisce è l’irrobustirsi sempre più marcato di un ecosistema in cui attori con un asset ben preciso (lo ripeto alla noia, le informazioni per Google e le persone per Facebook) scendono a valanga su mercati promettenti, a volte comprando il big player, a volte sviluppando un proprio sistema. Non sempre la cosa funziona, si può arrivare tardi (Google Video vs Youtube) o non raggiungere quella dimensione ludica tale da uccidere il competitor (Facebook Places vs Foursquare). Quello che è certo è che andiamo verso un mercato interconnesso in cui geolocal, deals e mobile, uniti a facilitazioni nei pagamenti, stanno cambiando il nostro modo di consumare. Prima o poi ce ne accorgeremo.