C’è chi parla di quarta rivoluzione industriale, di un futuro dominato dalle tecnologie e da ogni tipo di automazione possibile, e poi c’è chi osserva indifferente le novità che gli passano davanti, restando ancorato a metodi di lavoro che preannunciano un fallimento. Se il cambiamento è veloce, noi dobbiamo esserlo ancora di più, e se vogliamo sopravvivere in questo mondo in costante evoluzione ecco cinque competenze necessarie per non smettere di lavorare nel settore che amiamo.
1. SEGUI I TREND
Mentre abilità e conoscenze specifiche variano da settore a settore, ci sono alcuni trend generali che interesseranno la maggior parte di noi. Seguire le tendenze è un tema che riguarda trasversalmente ogni campo: restare al passo con gli sviluppi del proprio ambiente, prendere parte a lezioni e convegni, seguire e prendere ispirazione dai leader del settore significa essere attenti giorno per giorno a come le opportunità stanno cambiando, al lungo – ma veloce – processo evolutivo che è in atto e che non possiamo di certo fermare. Se non vogliamo farci sommergere dalle novità l’unica cosa che ci resta da fare è imparare a surfare e cavalcare l’onda più alta.
2. SFRUTTA LA TECNOLOGIA A TUO VANTAGGIO..
..e non lasciare che sia lei ad avere la meglio su di te. Se secondo alcune stime, circa la metà dei posti di lavoro degli Stati Uniti saranno potenzialmente interessati dall’automazione nel prossimo futuro forse è il caso di conoscerle al meglio per poter sapere quali vantaggi trarne.
Internet ha definitivamente abbattuto le barriere geografiche, il mercato è sempre più unificato e globalizzato ed è molto più facile fare business mettendosi in contatto con potenziali partner o clienti ovunque nel mondo, stando comodamente a casa propria, a costi minimi e senza dover essere legati a un datore di lavoro.
Collaborare in modi nuovi, grazie a piattaforme digitali studiate apposta per i lavoratori che necessitano di restare in contatto con i colleghi, ovunque si trovino e da qualsiasi dispositivo si colleghino. A detenere il primato negli ultimi mesi sembra essere Slack che per praticità e versatilità ha già conquistato numerosi utenti.
La professione del freelance e dello smart working sembra la direzione nella quale ci si sta avviando, ma quando si parla di tecnologia non va dimenticato anche l’universo della robotica. Il recentissimo robot “Yumi” prodotto da ABB è stato progettato per aiutare l’uomo, e non sostituirlo definitivamente, in un processo di progressiva integrazione volta al miglioramento delle prestazioni.
3. SVILUPPA LA TUA INTELLIGENZA EMOTIVA
Negli ultimi anni si sente parlare moltissimo di intelligenza emotiva, ma cos’è davvero? Trattata per la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer venne così definita:
“L’intelligenza emotiva coinvolge l’abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”. Ecco quindi come, oltre alle competenze tecniche, dovranno essere incrementate una serie di qualità trasversali (quali pensiero critico, capacità di leadership, creatività e molte altre) che ci distinguano gli uni dagli altri, rendendoci difficilmente sostituibili.
4.SII PREPARATO
L’errore giù grande che si può fare al giorno d’oggi è quello di avere la convinzione che ciò che si è imparato negli anni scolastici resterà valido per sempre.
Tips fondamenti per una formazione che non può mai definirsi completa sono:
- L’essere curiosi e appassionati,
- Seguire le testate più quotate,
- Sfruttare il digitale per esprimere la propria opinione e per farsi conoscere,
- Partecipare a convention, forum ed interventi per informarsi direttamente da chi opera nel settore e lo fa meglio di te.
Se la formazione scolastica è fondamentale, coltivare un interesse personale verso le tematiche del proprio settore è necessario.
5. ESCI DALLA TUA ZONA DI COMFORT, TI DIVERTIRAI
Spingersi oltre il limite, per avere successo e imparare a vedere i cambiamenti come un’opportunità, mettersi in gioco per ampliare le proprie conoscenze e sperimentare nuovi modi di affrontare le situazioni. Assumersi dei rischi se necessario, sviluppare una nuova visione del lavoro e della vita che accompagnerà qualunque situazione, senza lasciarsi fermare di fronte alle sfide del futuro.
Sbagliare è contemplato quando si esce dall’ordinario e si provano nuove strade: il fallimento resta tale solo se non vi si pone rimedio.
Il futuro quindi, sono proprio le persone: robotica, nanotecnologie, stampa 3D, genetica e biotecnologie sono solo accessori che dobbiamo imparare a gestire a nostro favore. Volontà, costanza, umiltà e capacità di adattamento sono competenze che ci consentiranno di mantenere la nostra posizione anche in futuro.
E voi, state ancora pedalando o pensate di essere già arrivati alla vetta più alta?