Avreste mai voluto essere qualcun altro? O fare un lavoro diverso? O avere quello che non avete mai avuto? Oggi si può…basta un computer, un accesso ad internet e visitare il sito secondlife.com!
Se negli anni scorsi i giochi di ruolo come Doom hanno sconvolto il mondo del consumo on line, creando anche economie di esperienze virtuali per gli utenti stessi, oggi si è riusciti ad andare ben oltre tutto ciò… oggi il protagonista è, più che mai, il consumatore stesso: second life è molto di più di un gioco on line, è una seconda vita.
Il modello di base è semplice: Ci si iscrive, si costruisce un avatar, ovvero un personaggio, e si inizia a giocare… semplice quanto veloce. Su questo concetto si fonda poi tutto il corredo: ogni giocatore può creare non solo personaggi ma anche edifici, strutture ed elementi di gioco in genere e può distribuire la sua creazione agli altri utenti; ogni personaggio può parlare, attraverso un sistema chat, con tutti gli altri; esiste un sistema di costruzione dei gruppi per tenere il contatto un nuovo, o di un vecchio, amico; esistono delle mosse pre-editate per far compiere al proprio avatar molti tipi di azioni (tra cui ballare, fumare, salutare….sono tante e molto divertenti)…e molto altro.
Ritengo che questo gioco rappresenti una vera e propria rivoluzione nel mondo dei sistemi ludici on line, tuttavia in questa sede ho soltanto accennato alcune delle potenzialità riscontrabili nel momento in cui ci si avvicina a questo tipo di avventura, e credo che sia più sensato lasciare il resto dell’esperienza a chi volesse provarla, anche perché a parole non è la stessa cosa!
Ho portato alla vostra attenzione il caso, però, non solo per la curiosità che stimola ma, soprattutto, per i risvolti riscontrabili sul fronte business, che sono davvero tanti e innovativi: esiste una moneta all’interno di second life, il Linden Dollar ( Linden Lab è la società che ha creato questo gioco), che permette di scambiare o vendere le creazioni degli utenti tra loro stessi, e la cosa interessante è che questo tipo di moneta può essere convertita in Dollari americani (soldi veri!), permettendo così di creare all’interno del gioco una microeconomia economia virtuale supportata da moneta reale… i risvolti che questa cosa può avere sono impressionanti e si basano sostanzialmente sulla fortuna e sulla bravura di chi gestisce certe relazioni economiche… vi voglio fare un esempio inventato al momento: comprate un isola (spendete circa mille dollari!), ci andate a vivere, costruite qualcosa di interessante per cui si paghi anche un biglietto all’entrata, ad esempio una serie di night club (esistono veramente, infatti il gioco è vietato ai minori per la possibilità di avere risvolti a loro non idonei), e cercate di diventare il più famosi possibile… avete fatto un investimento! Se siete stati bravi magari ora c’è qualcuno disposto a comprarvi l’isola a cinquemila dollari…. L’esempio è puramente inventato, ma vi fa capire come sia facile ideare strategie di business individuali divertendosi e mettendo in gioco la propria persona prima di tutto.
Vi lascio con uno spunto di riflessione: sarebbe bello, e credo anche molto divertente, pensare come le aziende, quelle manifatturiere e industriali, non quelle del mondo dell’elettronica, potrebbero cogliere dei frutti da questa esperienza virtuale.
Stefano Guerra per marketingarena