HomeBlogContent MarketingI rischi del viral

I rischi del viral

di Tommaso Lizier

Strategie di marketing virale vengono ormai usate per pubblicizzare i più disparati tipi di prodotti. E’ questo il caso del nuovo Resident Evil 5, l’ultimo capitolo della fortunata saga survival horror della software house giapponese Capcom. Il cuore della campagna è rappresentato da una serie di video pubblicitari inseriti anche online e su youtube, nella quale vengono narrati, in live-action, episodi della vita quotidiana dei protagonisti storici della saga. Il fatto interessante è proprio che il taglio horror e misterioso della serie è stato rivisitato per poter essere adattato ad attori in carne ed ossa, piuttosto che a protagonisti virtuali.

Ciò che interessa di più, e rappresenta il vero elemento di originalità, è però un altro. Sembra infatti che ad accompagnare l’uscita di questi video, oltre che ad alcune e-mail con immagini criptiche e incomprensibili frasi in codice, siano arrivati degli sms ad alcune persone in qualche modo legate al mondo dei videogames, contenenti frasi del tipo: “Ti sto infettando con il T-Virus, se vuoi saperne di + vai qui“. Dato che il T-Virus è, nel gioco, la malattia che trasforma gli uomini in zombie, la probabile idea dell’agenzia pubblicitaria a cui Capcom si era affidata, era quella di “diffondere” il virus tra amici e conoscenti, pompando l’hype intorno al gioco. Peccato che molte persone, pensando di avere realmente il cellulare infettato da un virus si siano rivolte a società di antivirus e, scoperta la bufala, si siano arrabbiate contro chi aveva avuto la brillante idea, costringendo l’agenzia ad un comunicato stampa di spiegazioni. Insomma una campagna forse troppo “virale”.

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.