Di Claudia Ferrari, salsadigitale.net

Adoro le dicotomie, le contrapposizioni e i confronti, tanto che istintivamente traduco ogni avvenimento in un delicato equilibrio da ricercare nella mediazione di poli opposti.
Nella medesima maniera ho decodificato l’esperienza del matrimonio per comprendere quanto c’è di senno e quanto di emotiva cecità nell’organizzare una tale giornata.

L’irrazionalità la riscontro in una serie di scelte di consumo che confrontate con la quotidianità risultano stridenti:

    Comprare un abito assolutamente ed economicamente fuori mercato, per portarlo un solo giorno e rinchiuderlo per una vita nell’armadio;

    Organizzare un pasto di 7 portate da servire in circa 6 ore;

    Affittare una macchina di lusso che ti serve per fare pochi metri o al massimo una mezz’ora di strada e lasciarla parcheggiata e spenta per il resto della giornata;

    Buttare anche solo un chicco di riso per terra in tempo di minaccia di recessione globale;

    Vestirsi e pettinarsi in pieno giorno stile “seratona al teatro” o “bella statuina delle favole”.

Sicuramente per adattarsi serenamente a queste e altre decisioni economico-organizzative ci deve essere un romanticismo di base e una fede incondizionata sul valore di simboli religiosi, laici e commerciali.

La razionalità risiede invece nella logica legata al marketing esperienziale. Siamo pronti a fare acquisti e tenere comportamenti irragionevoli perché diventa rilevante costruire l’esperienza di un giorno. Attraverso un processo fatto di costruzione immaginifica preliminare, partecipazione e rimembranza organizziamo l’evento dove la bellezza del ricordo, la politica delle relazioni e l’importanza dei simboli costruiscono la base motivante del desiderio per lo straordinario.

Per concludere: caratterialmente propendo per una momentanea incapacità di intendere e volere (cosa che di fatto annullerebbe qualsiasi matrimonio) o forse, banalmente, “non sono in target”. Da questa breve analisi ho però capito che ogni azienda, nello strutturare le sue iniziative di comunicazione e marketing, dovrebbe, similmente ad ogni coppia di sposi, trovare il mix giusto di rappresentazioni di sé, dei suoi valori e della propria personalità per costruire un momento veramente indimenticabile per i consumatori ma anche, perché no, per l’azienda stessa.