È stato pubblicato lo scorso giugno il secondo studio, con cadenza annuale, di McKinsey sull’adozione degli strumenti Web 2.0 da parte delle imprese. L’indagine è stata condotta su un campione di 1988 executives appartenenti ad imprese localizzate in tutto il mondo. Lo studio si è posto l’obiettivo di indagare quali sono gli strumenti Web 2.0 adottati dalle aziende e per quali scopi, cosa stanno facendo le aziende per incoraggiarne l’utilizzo e qual è il livello di soddisfazione rispetto a questi strumenti. Agli intervistati è stato, inoltre, chiesto fino a che punto tali strumenti vengono utilizzati nell’interazione con dipendenti, clienti e fornitori e se, e come, hanno influenzato l’organizzazione e la gestione dell’azienda; infine, è stato chiesto loro come valutano l’importanza degli strumenti Web 2.0 nel mantenere un vantaggio competitivo.
Andiamo con ordine. Il report, intitolato “Building the Web 2.0 Enterprise”, evidenzia prima di tutto un cambiamento nel mix di strumenti e tecnologie Web 2.0 adottato dalle imprese. Rispetto al 2007, cresce l’uso di Wikis, Blogs, RSS e Podcasts. Mentre l’uso di Social Networking rimane, pressoché, stabile. Lo studio, inoltre, sottolinea che sono molteplici i tools in uso, rivelando un tasso medio di adozione, per azienda, di 2,5 contro quello dell’anno precedente del 2,2.
Per quanto riguarda l’utilizzo di questi strumenti, dal rapporto risulta essere l’uso interno il più diffuso; gli executives intervistati dichiarano di utilizzare strumenti e tecnologie Web 2.0 per la gestione della conoscenza (93%), per incoraggiare la collaborazione interna (78%), per rafforzare la cultura aziendale (74%), per la formazione (71%). Anche l’uso nel miglioramento e nello sviluppo del rapporto con i clienti appare piuttosto diffuso (87%); in particolare, gli strumenti Web 2.0 vengono utilizzati per migliorare il customer service (73%) e per acquisire nuovi clienti nei mercati esistenti (71%).
In Asia si registra la più alta percentuale di soddisfatti dei risultati ottenuti con i tools Web 2.0 e anche la più bassa di insoddisfatti. Mentre in Europa e in Nord America, il gap non è così marcato: circa il 20% si dichiara molto soddisfatto dei risultati contro il 29% negli USA, ed il 22% in Europa, dei non soddisfatti. Ovviamente, chi si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti dagli strumenti e dalle tecnologie 2.0, afferma altresì di incentivarne l’utilizzo.
Inoltre, secondo il 38% degli intervistati (di cui il 26% erano i soddisfatti e il 12% gli insoddisfatti) l’uso degli strumenti Web 2.0 ha influenzato il modo di comunicare con i clienti ed i fornitori. Il 36% dei rispondenti, invece, afferma che gli strumenti e le tecnologie Web 2.0 non hanno cambiato l’organizzazione e la gestione dell’azienda; è importante sottolineare che ben il 46% di questi si dichiaravano insoddisfatti dei risultati ottenuti dall’utilizzo di questi strumenti.
Infine, il report mette in evidenza un dato molto importante per quanto riguarda il successo dell’Enterprise 2.0. Il 23% dei soddisfatti afferma di aver adottato strumenti e tecnologie Web 2.0 come risposta ad un’esigenza di business; mentre, quando l’adozione non è legata al business, bensì alle esigenze dell’IT, la percentuale di insoddisfatti sembra salire.
A prescindere dall’industria e dalla regione, pare che l’Enterprise 2.0 stia crescendo rapidamente specialmente tra chi è partito con il piede giusto. Credo che un uso strettamente personalizzato di questi strumenti e di queste tecnologie sia fondamentale per decretarne il successo. Non si tratta solo di una semplice innovazione tecnologica, bensì di accogliere un profondo cambiamento che deve poter partire prima di tutto dalle persone e che coinvolge l’azienda sia a livello strutturale che culturale. Ai problemi ed alle difficoltà di sempre, oggi, abbiamo a disposizione nuovi strumenti complessi che devono essere conosciuti a fondo per poterne sfruttare intelligentemente il potenziale.
Non si può pretendere che il nuovo account Facebook porti traffico al nostro sito web se non viene seguito e gestito in maniera strategica; come non si può pretendere buzz da un video privo di viralità. Questi sono solo alcuni stupidissimi esempi per dire che le tecnologie e gli strumenti Web 2.0 rappresentano un’opportunità importante, per la gestione strategica dell’impresa, il cui potenziale dev’essere inserito in un contesto ben preciso.